Balzelli comunali e non solo, il grido di allarme dei sindacati
Ci auguriamo che questa nostra denuncia, possa aprire uno squarcia in quello schiaccia sassi che è l’amministrazione pubblica e la burocrazia
Siamo all’impazzimento più totale delle scadenze fiscali e tariffarie dei servizi comunali.
Nel mese di giugno, udite udite, i cittadini ventimigliesi (e non solo), dovranno districarsi in una selva di imposte e balzelli che metteranno a dura prova, le finanze di moltissime famiglie e di piccole e medie attività.
1) Si inizia con la TASI, imposta sulla prima casa;
2) IMU sulle seconde case;
3) TARI imposta sui rifiuti;
4) IRPEF imposta sull’entrate.
5) E per ultima (per il momento), con scadenza il 27 giugno, la fattura per il consumo idrico (AIGA).
Il concentrarsi di tutte queste scadenze nell’arco di un solo mese, sono da considerarle pura follia.
Ma quali sono i parametri che inducono gli enti pubblici a concentrare in un breve spazio temporale tutte queste imposte?
Coloro, che hanno il compito di gestire la cosa pubblica, hanno tenuto conto che la stragrande maggioranza dei cittadini stanno vivendo un periodo di grave recessione e crisi economica con una elevatissima disoccupazione?
E’ veramente triste, dover assistere ad innumerevoli scandali per appropriazione indebita, per un l’utilizzo disinvolto e truffaldino di fondi pubblici a fini esclusivamente personali, da parte di Parlamentari ed uomini delle istituzioni, e poi vedere le vessazioni a cui sono sottoposti i lavoratori e le imprese con queste scadenze, che potremmo definire, da usura.
Ci auguriamo che questa nostra denuncia, possa aprire uno squarcia in quello schiaccia sassi che è l’amministrazione pubblica e la burocrazia, che per un istante, possa applicare certe norme e certe scadenze, tenendo conto delle necessità di tutti i cittadini.