Presidente Provinciale di CNA FITA, Mauro Toesca “Sanremo contraria al comprensorio”
Sulla questione taxi Mauro Toesca dichiara “Si tratta di un percorso segnato da errori originari da parte della P.A. che hanno portato alla costituzione del Comprensorio per sentenza di un Tribunale, piuttosto che per la reale esigenza di esistere“.
Appresa la notizia della sottoscrizione della Convenzione tra i Comuni di Sanremo ed Ospedaletti il Presidente Provinciale di CNA FITA, Mauro Toesca dichiara “Si tratta di un percorso segnato da errori originari da parte della P.A. che hanno portato alla costituzione del Comprensorio per sentenza di un Tribunale, piuttosto che per la reale esigenza di esistere“. Il Consiglio Comunale di Sanremo si era opposto alla sentenza che lo condannava a costituire il Comprensorio con un ricorso al Consiglio di Stato, purtroppo troppo tardi. Inoltre per più di una volta, aveva espresso la volontà di non aderire alla proposta di istituzione di un unico ambito comprensoriale, ma le decisioni contenevano vizi di forma ed erano formulate con tempi che hanno invalidato e rese inutili le decisioni prese. Infatti si riteneva che mancassero i presupposti che la legge regionale richiede siano soddisfatti: l’ambito comprensoriale deve essere utile e produrre benefici in termini di utilità e vantaggi per il territorio e la comunità servita. Gli ambiti comprensoriali, sulla base di quanto dice la norma, devono essere riconducibili a aree omogenee o assimilabili di bacino di traffico, di rilevante integrazione socio economica e la loro istituzione deve corrispondere alla necessità di soddisfare esigenze di coordinamento del servizio sul territorio. Tutti requisiti che, sulla base della analisi contenuta nel documento prodotto da CNA lo scorso febbraio, non sono presenti. Ribadiamo pertanto che CNA ha sempre sostenuto che i presupposti per la costituzione dell’ambito comprensoriale non si ravvisavano ed il servizio all’utenza non sarebbe migliorato.
Si consideri infine che l’ambito comprensoriale è costituito attraverso la sottoscrizione di una convenzione tra comuni che, trattandosi di un “accordo amministrativo”, deve derivare da una chiara espressione di volontà da parte di entrambe le amministrazioni coinvolte, volontà che il Consiglio Comunale di Sanremo aveva espresso, anche con delibera di maggio 2013, in senso opposto.