Il Gruppo Consiliare Imperia bene comune chiede la presenza del premier Matteo Renzi
” E’ ormai palese che l’Amministrazione da sola non ha più potere contrattuale sufficiente per contrastare la chiusura dello stabilimento, così come non ce l’hanno i sindacati, e non lo diciamo in maniera critica, ma semplicemente con estremo realismo”
Egr. Signor Sindaco,
l’attuale situazione dello stabilimento Agnesi non può che destare profonda preoccupazione per le gravissime conseguenze che la sua chiusura comporterebbe al tessuto socio-economico della nostra città.
Le gravi responsabilità che la politica ha avuto nella vicenda sono ormai note, trent’anni di incapacità o di omesse capacità, un disimpegno totale nel ricercare soluzioni che potevano legare indissolubilmente Agnesi e il suo Marchio ad Imperia, mancanza di una visione multivocazionale del nostro tessuto produttivo, preferenza verso una politica della rendita rispetto a quella del reddito. Tutto ciò ha impoverito il nostro territorio, la nostra economia, i nostri cittadini.
Oggi però dobbiamo necessariamente guardare avanti, tentare il tutto per tutto per impedire che anche questa icona produttiva di Imperia si dilegui nel nulla lasciandoci l’amarezza di non averci provato e di aver subito passivamente il nostro destino. E’ ormai palese che l’Amministrazione da sola non ha più potere contrattuale sufficiente per contrastare la chiusura dello stabilimento, così come non ce l’hanno i sindacati, e non lo diciamo in maniera critica, ma semplicemente con estremo realismo.
Imperia Bene Comune ritiene l’Agnesi non una semplice azienda privata ma proprio uno di quei Beni Comuni da salvaguardare e proteggere per il benessere della nostra città e non ha intenzione su tale delicata questione di trincerarsi dietro posizioni ideologiche preconcette, al contrario ritiene essenziale che tutte le forze politiche, economiche e sindacali di Imperia facciano quadrato per trovare una soluzione condivisa e accettabile per salvaguardare l’occupazione e per non impoverire il nostro già misero tessuto imprenditoriale.
Per questo motivo, alla luce di ciò che il governo ha realizzato con la trattativa Elettrolux e a fronte di quanto emerso nei giorni scorsi nell’apposito Consiglio Regionale della Liguria, siamo a chiederLe di portare qui ad Imperia in un Consiglio Comunale solenne il Presidente del Consiglio in persona e il Presidente della Regione Liguria, affinché le massime cariche istituzionali nazionali e locali si assumano formalmente l’impegno di aprire una trattativa di più ampio respiro con il Gruppo Colussi per tutelare la realtà produttiva di questa nostra dimenticata provincia e salvaguardare ben 140 posti di lavoro.
Riteniamo tale richiesta realizzabile partendo dal fatto che il Partito Democratico è oggi una forza di governo della città e quindi si trova nella condizione ideale per richiedere al suo Segretario Nazionale, nonché Capo del Governo, una particolare attenzione verso un territorio particolarmente fragile e ferito, frutto di una sciagurata gestione politico-amministrativa da parte delle forze di centrodestra che l’hanno governato per anni.