Famiglia e assistenzialismo nel programma di Gianni Berrino
Pur nella ristrettezza delle risorse disponibili il Comune dovrà garantire il servizio di assistenza domiciliare, che consta in prestazioni che consentono di mantenere l’anziano nel proprio ambiente familiare tramite l’intervento di operatori.
Le politiche sociali del candidato sindaco Gianni Berrino hanno particolare rilevanza nel programma elettorale. Forte anche dell’esperienza maturata come assessore ai servizi sociali, Berrino delinea interventi da attuare in questo settore.Anziani, terzo settore, ma anche attenzione alle famiglie e ai disabili, con interventi per contribuire all’abbattimento delle barriere architettoniche in particolare negli impianti sportivi e assegnazione di contributi sul criterio della progettualità e non sull’assistenzialismo sono i cardini in cui ruotano le politiche sociali della coalizione che sostiene Gianni Berrino (Forza Italia, Fratelli d’Italia-AN e Sanremesi)La progressiva diminuzione dei fondi dovuta a minori risorse nazionali e regionali (- 16% tra il 2011 e il 2013) impone una più pregnante qualificazione della spesa.
a famiglia deve essere posta al centro delle politiche sociali, consapevoli che ogni investimento in questo ambito ha un ritorno moltiplicato a favore della collettività tutta.Per quanto riguarda i servizi per la terza età, si dovrà garantire le misure a favore già in atto (Progetto Comunità per Anziani –ex Custodi Sociali – Fondo regionale non autosufficienza) messe a regime tramite il Distretto socio–sanitario, per evitare duplicazioni ed inutili sovrapposizioni.
Pur nella ristrettezza delle risorse disponibili il Comune dovrà garantire il servizio di assistenza domiciliare, che consta in prestazioni che consentono di mantenere l’anziano nel proprio ambiente familiare tramite l’intervento di operatori presso il domicilio e, sulla scorta dell’esperienza maturata, mantenere il nuovo modello di servizio che distingue servizi “pesanti“, tipici dell’assistenza tutelare, e servizi “leggeri” dell’assistenza familiare.Dovrà nuovamente attivarsi la collaborazione con l’Assessorato Regionale competente, al fine di risolvere le problematiche relative alla classificazione su base regionale delle RSA.E’ prevista anche la creazione degli Orti Sociali comunali da dare in gestione ad anziani o bisognosi diversamente abili, in modo da trasformare l’assistenzialismo in progettualità.Per quanto riguarda il Terzo settore, verrà creato un tavolo permanente dedicato che permetta il continuo dialogo tra Comune e Associazioni, in modo da ricevere in tempo reale le esigenze e le proposte e che costituisca un valido strumento, sia a livello decisionale che di informazione e discussione preventiva.
Sarà creata una costruttiva collaborazione con il Terzo settore con l’intento di sviluppare il sistema di Welfare in base ai principi di solidarietà alle persone e di sussidiarietà nei rapporti tra organizzazioni della società civile e istituzioni.
Inoltre verranno creati:
– Quaderno formativo di indirizzo tecnico ad uso interno, al fine di redigere programma e priorità per l’abbattimento delle barriere architettoniche e per il monitoraggio dell’accessibilità a strutture alberghiere e spiagge;
– Tavoli permanenti dedicati per ogni settore del sociale (diversità, scuola, anziani, minori, etc…).
Al fine di garantire l’accesso allo sport da parte dei diversamente abili, si terrà conto negli indirizzi per la redazione degli appalti per la gestione delle strutture sportive cittadine e di particolari convenzioni per l’effettivo utilizzo degli utenti con disabilità motoria, intellettiva e relazionale.
Verrà facilitata la messa a disposizione di spazi ed aree pubbliche affinchè possano essere maggiormente sfruttati nei progetti succitati.
Verranno intensificati i controlli sui percettori di contributi per garantire maggiori riscorse a coloro che hanno reali necessità.
Una parte percentuale degli oneri di urbanizzazione verrà utilizzata per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Verrà, infine, favorita la Promzione della Progettualità a scapito del mero assistenzialismo.