Morte di Bohli Kaies in caserma, tre carabinieri accusati di omicidio colposo

Contestata anche la cooperazione nel delitto colposo e l’aver commesso il fatto con abuso dei poteri, o con violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione o a un pubblico servizio
Secondo il pm Roberto Cavallone e Francesca Scarlatti la morte di Bohli Kaies, pusher tunisino di 36 anni deceduto il 5 giugno del 2013, dopo esser stato arrestato per spaccio dai carabinieri a Riva Ligure fu omicidio colposo. Per il decesso sono indagati tre carabinieri: Fabio Ventura, Gianluca Palumbo e Fabiano Di Sipio, allora in servizio alla stazione di Santo Stefano. Oltre all’omicidio colposo è contestata anche la cooperazione nel delitto colposo e l’aver commesso il fatto con abuso dei poteri, o con violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione o a un pubblico servizio.