Il 5 aprile a Sanremo l’evento “Festival dei Palmizi”: rievocazione del marcato delle palme
La manifestazione vuole dare vita alla rappresentazione storica di una scena di vita nella Sanremo medievale. Il periodo è quello che precede la Pasqua e coincide con la raccolta delle foglie di palma
La manifestazione vuole dare vita alla rappresentazione storica di una scena di vita nella Sanremo medievale. Il periodo è quello che precede la Pasqua e coincide con la raccolta delle foglie di palma da destinarsi al rituale cristiano della Domenica delle palme. Documenti storici confermano l’estesa coltivazione di palme nel territorio di Sanremo e Bordighera e la rilevante importanza economica che questa attività rappresentava per il comprensorio.
Al riguardo sono documenti di straordinario valore gli Statuti di Sanremo del XV secolo, che contenevano specifici capitoli per regolamentare la vendita e la commercializzazione delle fronde. Legato a questa tradizione agraria del comprensorio sanremese e bordigotto è il mito del Privilegio di Capitan Bresca. La tradizione vuole che sia stato un audace, marinaio sanremasco a salvare l’obelisco che Papa Sisto V (1586) aveva ordinato di innalzare in Piazza San Pietro, urlando la celebre frase "Aiga ae corde!".
Come ricompensa per il provvidenziale intervento il marinaio ligure ottenne il privilegio – per se e per tutti i suoi discendenti – di essere il fornitore ufficiale delle foglie di palme per le Chiese di Roma in occasione della Domenica delle palme. Il tradizionale invio è proseguito con vicende alterne fino agli anni ’70 del XIX. Nel 2004 il privilegio è stato nuovamente promosso dal Centro Studi e Ricerche per le Palme e dalla Coop. Sociale Il Cammino in collaborazione con i Comuni di Sanremo e Bordighera.
Questa nuova fase del privilegio vede non l’invio a Roma di sole fronde, come un tempo, ma bensì di parmureli intrecciati secondo la tradizione del ponente ligure. Dal 2004 la processione della Domenica delle palme in Vaticano vede sfilare cardinali e vescovi con i preziosi parmureli. L’evento religioso è regolarmente trasmesso in mondovisione.
La manifestazione vuole rievocare una scena quotidiana del "mercato delle palme" del XVI in Sanremo. Il tutto si svolge secondo un percorso formato da diverse tappe che intendono far rivivere i momenti più salienti dell’antica attività.
Si farà:
la Slegatura della palma e raccolta dei "bianchi simeli".
Nella vicina piazza Siri Carli una bella palma papalina (con foglie come richiesto dalla tradizione cattolica), viene slegata e i bianchi germogli racchiusi sono recisi con strumenti tradizionali da un parmurà che, in abiti tradizionali, risale lungo il tronco. Ai piedi della palma le donne e i bambini raccolgono le foglie e le selezionano. I fasci dei germogli raccolti sono in parte caricati su un carretto in legno trainato da un asinello e i restanti sistemati sul capo delle donne camalle. Il piccolo corteo si avvia verso Piazza San Siro.
La lavorazione delle foglie di palma: i giovani germogli appena raccolti vengono sistemati in vecchie "corbe" e successivamente intrecciati sulle panche allineate lungo la murata della cattedrale di San Siro. Il gruppo di lavoro è numeroso e vede la partecipazione di donne, uomini e bambini in abiti tradizionali. Il momento era anche gioioso per la città ed era paragonabile alla più comune festa della vendemmia.
I delitti delle palme: il periodo della raccolta e della vendita delle palme nel periodo medievale era anche caratterizzato da azioni "fuorilegge". Severi editti locali punivano in modo esemplare i trasgressori delle norme statutarie. Nel vicino locale del Batistero, si leggeranno brani di alcuni documenti storici di straordinario interesse.
Il mercato delle palme: nel centro di Piazza San Siro sarà allestito un piccolo mercato delle palme, dove acquirenti italiani e stranieri contratteranno l’acquisto delle foglie bianche per portarle verso le più lontane comunità cattoliche d’Europa. Venditori e compratori vestiranno costumi medievali e durante la compra vendita si sentiranno voci in dialetto sanremasco, ma anche in lingua straniera.
Il Trofeo Capitan Bresca: sempre nella piazza, accanto al Mercato, si svolgerà la gara d’intreccio di parmureli Trofeo Capitan Bresca. La gara è aperta a tutti, anche ai minori purché accompagnati da un parente. E’ una piacevole occasione per chi conosce la tecnica dell’intreccio e vuole cimentarsi in questa prova realizzando il parmurelo secondo la tradizione locale. Sono previsti diversi riconoscimenti in funzione delle dimensioni dei manufatti e come indicato dal regolamento di concorso. L’intreccio si svolgerà direttamente in piazza, sotto gi occhi del pubblico. Nel corso del pomeriggio seguirà la cerimonia di premiazione.
La Comune: sempre nella piazza sarà elevato un piccolo podio per accogliere gli stendardi, i gonfaloni e le bandiere delle varie rappresentanze alla manifestazione. Nello stesso luogo si svolgeranno la cerimonie di apertura e le premiazioni del Trofeo Capitan Bresca. Tra i vari vessilli sarà esposta anche una rappresentazione dei più tradizionali modi d’intreccio dei parmureli ponentini, ottenuta da una riproduzione fotografica che risale alla tradizionale Festa dei Palmizi che si è svolta a Sanremo ancora sul finire degli anni ’50.
Il trasferiment delle foglie bianche verso il Porto antico, alla "barca delle palme" di Capitan Bresca, per il trasporto a Roma, in Vaticano: le bianche foglie, accuratamente scelte, saranno raccolte in fasci da 60 simeli, caricate su un carretto e trasferite al porto antico per essere simbolicamente stivate sulla "barca delle palme" di Capitan Bresca, che da lì sarebbe salpata per Roma. Il trasporto delle palme sarà accompagnato da un corteo formato da nobili, borghesi, religiosi e popolani, con figuranti in costumi storici.
L’evento sarà accompagnato dalle musiche arrangiate per l’occasione dalla Compagnia dei Musici Viandanti diretti da Freddy Colt. Musiche e danze medievali e seicentesche saranno proposte con strumenti a corda e fiato (arpe, mandolini, fagotti e flauti). I maestri della Compagnia, composta da Claudia Murachelli, Vittorio De Franceschi, Renzo De Franceschi, Davide Frassani e Freddy Colt, saranno rigorosamente in costume.
Gli obiettivi preposti sono: conservare, valorizzare e promuovere la tradizione dei parmureli pasquali nel ponente ligure. La coltivazione delle palme per la liturgia cristiana e la tradizione ebraica affonda le radici nella storia più antica della nostra città. Dai primi statuti comunali del XIV secolo ad oggi percorriamo oltre VII secoli di storia che vede le palme protagoniste. Inizialmente come attività agro-colturale, poi come elemento di bellezza paesaggistica nei giardini dell’industria del forestiero turistica
Promuovere il "Festival dei Palmizi", con tutte le sue iniziative correlate come manifestazione biennale della città di Sanremo. Si tratta indubbiamente di un’importante iniziativa a carattere storico culturale, ma anche turistica. Potrebbe essere una straordinaria occasione per coinvolgere e far conoscere maggiormente la Saremo medievale, con tutte le sue peculiarità architettoniche e artistiche. Promuovere sempre più la conoscenza di Capitan Bresca e l’eredità che ci ha lasciato, come risorsa storica e culturale di Sanremo. In questa prospettiva si potrebbero sviluppare una serie di altri eventi correlati al suo nome. Non dimentichiamo che l’invio delle palme in Vaticano, in nome del privilegio dei Bresca, è un evento di portata mondiale. Le immagini di oltre 3000 palme intrecciate che sfilano in San Pietro durante la funzione della Domenica delle palme e che vengono trasmesse in mondovisione, sono un ritorno d’immagine grandissimo per la nostra città.