Giovanni Danio spiega perché si è candidato a Sindaco di Dolcedo. La sua lista è:”Cambiamo Dolcedo”
“Siamo convinti che il vero cambiamento passi attraverso azioni e provvedimenti amministrativi che parlino il linguaggio della moderazione e dell’innovazione e che consentano di avviare una “rivoluzione dolce” tanto attesa a Dolcedo”
L’ho fatto per impegnarmi in prima persona nell’urgente lavoro di ricostruzione e di rilancio economico e di immagine del mio paese.
L’ho fatto pensando al futuro dei nostri giovani, che meritano molto di più di quello che è stato loro offerto finora. Sono nato e cresciuto a Dolcedo dove tuttora vivo e lavoro, in questi anni ho assistito ad un declino inesorabile che ha interessato sia il Capoluogo sia le Frazioni, fatti cadere sempre più in un isolamento istituzionale che non si fa fatica a definire “feudale”.
Dolcedo e il suo territorio sono caratterizzati da luoghi di rara bellezza paesaggistica e architettonica necessariamente da tutelare e valorizzare. Ciò nonostante Dolcedo è balzato alle cronache “internazionali” per altre vicende ormai tristemente note. Da qui vorrei partire e lavorare con la mia squadra per provare a cancellare una brutta pagina di amministrazione locale. È necessario uscire dall’immobilismo degli ultimi anni e lavorare tutti insieme per ridare dignità e futuro a Dolcedo e ai suoi abitanti.
È necessario che Dolcedo torni agli onori delle cronache nazionali e internazionali per le sue caratteristiche ambientali e paesaggistiche, per la sua storia, per la qualità della vita, per i suoi prodotti agricoli e per un’offerta turistica efficiente ed in linea con gli standards europei.
I temi del recupero ambientale, del rilancio e della promozione dei prodotti locali, della riqualificazione urbana, saranno il filo conduttore della nostra azione amministrativa che trova nel connubio agricoltura-turismo un modello di riferimento già consolidato in altre piccole realtà che hanno saputo tradurre i temi dello Sviluppo Sostenibile in azioni concrete con ricadute in termini
economici e sociali.
E’ proprio nell’ambito della tutela e promozione dell’ambiente e del territorio in tutte le sue forme che vanno urgentemente ricercati nuovi sbocchi professionali per i nostri giovani. Si dovrà recuperare il tempo perso riallacciando rapporti con la Regione Liguria per reperire le risorse necessarie per finanziare gli interventi urgenti sul territorio.
Giovanni Danio – candidato Sindaco Comune di Dolcedo – Lista Civica cambiaAmo Dolcedo
Comunicato Stampa n.01 del 04 Aprile 2014 – ufficializzazione candidatura
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Tra le tante carenze che affliggono Dolcedo la più significativa che porto a simbolo di un degrado più diffuso è legata al fatto che a Dolcedo esiste da anni una "domanda" di turismo a cui non fa seguito una adeguata "offerta" in termini di accoglienza e servizi. Noi vorremmo invertire questa tendenza potenziando il sistema dell’accoglienza e fornendo supporto ai molti operatori che
lavorano nel settore dell’agricoltura e della ricettività turistica. Basti pensare che a Dolcedo non esiste un Ufficio di informazioni turistiche, in un Paese che dovrebbe essere il riferimento per tutta l’Alta Val Prino.
Le scelte amministrative che vogliamo portare avanti saranno indirizzate alla soluzione dei problemi quotidiani con cui cittadini, famiglie e imprese si confrontano tutte le mattine. Parallelamente inizieremo a lavorare su progetti di medio periodo che possano portare finanziamenti per la riqualificazione degli antichi borghi e per il sostegno allo sviluppo rurale.
Con i miei collaboratori ho condiviso le idee che ci hanno portato a sintetizzare un programma di azioni che ritengo urgenti per Dolcedo e per il nostro territorio:
– Miglioramento della qualità dei servizi comunali essenziali per le famiglie e le imprese (scuola e mensa, acquedotto, illuminazione, pavimentazioni stradali, …);
– Recupero e valorizzazione del centro storico di Dolcedo e delle sette frazioni poste a cornice del Capoluogo (Bellissimi, Castellazzo, Costa Carnara, Isolalunga, Lecchiore, Ripalta, Trincheri);
– Maggiore trasparenza amministrativa degli atti del Comune;
– Gestione eco-sostenibile del territorio: recupero strade interne, percorsi e sentieri per una migliore offerta turistica, mediante finanziamenti regionali;
– Promozione e divulgazione di politiche attive di sensibilizzazione ambientale finalizzate alla conoscenza di pratiche corrette per uno Sviluppo Sostenibile;
– Promozione e valorizzazione della filiera corta e dei prodotti a “chilometro zero”;
– Creazione di un “Expo della Valle Prino” per potenziare il sistema di promozione dei prodotti tipici locali;
– Creazione di eventi “Frantoi aperti” a sostegno dell’economia locale in collaborazione con CCIAA, AIFO e produttori dolcedesi;
– Attivazione degli atti necessari e di competenza dell’Ente Comune, mediante le risorse possibili, per affrontare i problemi urbanistici di Dolcedo;
– Ripresa delle attività culturali e delle manifestazioni;
– Promozione e sostegno eventi sportivi sul territorio;
– Creazione di una “Consulta del turismo” finalizzata alla formazione di operatori del settore che possano crescere nell’ambito di incontri istituzionali sul territorio
– Promozione di forme di partecipazione dal basso che coinvolgano i Cittadini nei processi decisionali quali attori protagonisti delle scelte amministrative;
La "squadra" che mi sostiene è formata da persone motivate e preparate, un gruppo eterogeneo di uomini e donne di età diverse e rappresentanti varie categorie lavorative. Non appartengono ad alcun partito politico e hanno aderito con me al progetto di lista civica "cambiamo Dolcedo" con l’obiettivo di lavorare e amalgamare l’entusiasmo con l’esperienza.
Insieme pensiamo che cambiare Dolcedo significhi cambiare nelle azioni, ma ancor di più cambiare nei pensieri e nella mentalità, aprendo l’orizzonte oltre i confini comunali. È urgente abbandonare certe vecchie logiche amministrative che hanno prodotto i risultati che ben conosciamo e che sono sotto gli occhi di tutti. È necessario saper importare l’aria nuova che ha già
invaso molti piccoli Comuni d’Italia che hanno fatto della sostenibilità ambientale e della partecipazione democratica dal basso un volano di crescita.
Dolcedo ha urgenza di cambiamento e crediamo di riuscire ad interpretare le varie istanze che ci provengono quotidianamente da
moltissimi concittadini che incontriamo per strada e che ci sostengono in questa avventura. Con loro e con la squadra che mi sostiene intendiamo promuovere un progetto “civico eterogeneo” che possa favorire i giovani, tutelare le aspettative delle famiglie e rispondere alle esigenze degli anziani. In un momento storico difficile pensiamo che ogni idea nuova e sostenibile debba essere condivisa e promossa per migliorare le condizioni di vita di residenti e turisti.
Siamo convinti che il vero cambiamento passi attraverso azioni e provvedimenti amministrativi che parlino il linguaggio della moderazione e dell’innovazione e che consentano di avviare una “rivoluzione dolce” tanto attesa a Dolcedo.
Tutto ciò può avvenire attraverso forme di democrazia partecipata coinvolgendo in questo progetto amministrativo tutte le persone che hanno voglia di offrire il loro contributo di idee. Abbiamo attivato un indirizzo di posta elettronica (cambiamodolcedo@libero.it) a cui si può fare riferimento per proporre istanze, idee e contributi utili per iniziare a costruire dal basso e con una vera
partecipazione diffusa aperta a tutti il futuro di Dolcedo. Annullando così le distanze tra i Cittadini e i propri rappresentanti, provando a ripartire dicendo: riscriviamo insieme il presente e il futuro di Dolcedo, "cambiAmo Dolcedo".
Il simbolo della lista trae origine dall’immagine della cornucopia (detto anche corno dell’abbondanza) che rappresenta un simbolo mitologico di cibo e abbondanza. Il logo ha andamento curvilineo declinato dalla forma del corno traboccante di frutta e fiori qui rappresentati dai frammenti colorati che fuoriescono dai quadrati raffiguranti rispettivamente l’olivo (il paesaggio), i borghi e i ponti di pietra (l’architettura e il territorio). La cornucopia simboleggia abbondanza, agricoltura, concordia, felicità e provvidenza.
Ci è parso quindi un tema perfetto da cui trarre spunto per creare il simbolo della lista."