Anche il candidato sindaco Iachipino parla della questione Civitas
“Dopo le punzecchiature fra Ballestra, Malivindi e Scibilia, forse è opportuna una riflessione pacata su Civitas”
sostegno di alcune forze politiche e di organi di stampa a grande diffusione, che un giorno sì e l’altro pure, ne invocano lo scioglimento (concorrenti scomodi?).
E non a caso il Partito Democratico ventimigliese, che sulla costituzione di Civitas si astenne (Delibera n.21/2008), solo dopo l’inizio di questa campagna nazionale aprì le ostilità. Ostilità che stranamente si concentrarono per lungo tempo su di un organismo tutto sommato secondario, la Commissione di controllo analogo, la quale, legge alla mano (D.lgs.267/2000), è di fatto priva di poteri sostanziali, tanto da far sorgere il dubbio che in fondo si trattasse di una mera polemica interna alle opposizioni dell’epoca, specie in vista delle elezioni regionali che ormai si avvicinavano. Ma lasciamo stare, e torniamo al cuore del problema.
Ciò che oggi ai contribuenti interessa sapere, semmai, è se Civitas ha contratto debiti o non ,piuttosto fatto investimenti. O per meglio dire come ha acquisito il suo patrimonio e in che modo esso può essere utile alla città. E’ bene ricordare, allora, che la più gran parte degli immobili sono stati trasferiti a Civitas direttamente da parte del Comune nell’ambito di un aumento del capitale della società (Delibera n.52/2008), e dunque a costo zero. L’ACI di Piazza Costituente e l’ENEL a fianco del mercato coperto, invece, sono stati acquistati rispettivamente con un mutuo e con un leasing, dunque con un debito, certo, ma esattamente come quello per una famiglia che compra casa a e chiede i soldi in prestito alla banca.
Perciò al momento la cosa più opportuna è chiedersi come renderli produttivi nell’interesse pubblico: se con l’utilizzo diretto, con
l’affitto o con la vendita a privati. Quest’ultima però si sta rivelando più difficile del previsto. E, in conclusione, se lo scioglimento di
Civitas non finisca col porre più problemi di quanti ne risolva, e se piuttosto che svendere un patrimonio oggi a tutti gli effetti pubblico, non sia preferibile una rinnovata gestione di Civitas, più economica, trasparente, senza quelle ombre che hanno attirato l’attenzione della magistratura.
Forse riflessioni di questo tipo sono più utili dei battibecchi tra Ali Babà, Pinocchio e la Bella Addormentata."
Iachipino, candidato Sindaco