Processo “La Svolta”: il controesame di Marco Bosio, l’avvocato di Vincenzo Marcianò

L’avvocato sostiene che Vincenzo Marcianò non abbia un vero e proprio ruolo all’interno delle vicende, e che, ripercorrendo le riunioni, Giuseppe Marcianò e Antonio Palamara non siano mai stati coinvolti nelle decisioni importanti.
Cronaca della mattinata
L’avvocato della difesa Marco Bosio interroga in controesame il maresciallo Sergio Camplese.
Bosio ha voluto aprire con un esame generale delle precedenti indagini, ovvero Maglio 2000, Maglio 2, Maglio 3 e Spiga. Sono importanti perché da queste indagini è nata poi "La Svolta" e le vicende dei Marcianò e i Pellegrino.
Bosio sostiene che per quanto riguarda il suo cliente, Vincenzo Marcianò del ’77, "Nel procedimento in corso il crimine non è emerso"
Secondo l’avvocato, Vincenzo Marcianò non ha un vero e proprio ruolo all’interno delle vicende, e ripercorrendo le riunioni, Giuseppe Marcianò e Antonio Palamara non sono mai stati coinvolti nelle decisioni importanti.
Bosio, per dimostrare la sua tesi, ripercorre alcune riunioni a cui hanno presenziato diverse personalità, ma non Giuseppe Marcianò e Antonio Palamara.
Nella riunione del 13 gennaio 2002 erano presenti Scibiila, Michele Ciricosta, Romeo Digani, Barillaro e altri ma non Giuseppe Marcianò e neanche Palamara.
In quella del 17 gennaio 2010 a Bordighera erano presenti Ciricosta, Barillaro, Gangemi e altri ma di nuovo non erano presenti ne Marcianò ne Palamara. In questa riunione si parlava dell’appoggio elettorale a Saso, quindi l’argomento era importante.
Il 28 febbraio 2010 a Novi Ligure erano presenti varie persone coinvolte nell’indagine ma non i due presunti "boss".