Mons. Antonio Suetta ordinato Vescovo

1 marzo 2014 | 14:22
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Mons. Antonio Suetta ordinato Vescovo
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Mons. Antonio Suetta ordinato Vescovo

Alcune immagini della celebrazione solenne tenutasi nella Colleggiata di San Giovanni Battista

Don Tonino, come molti fedeli continuavano a chiamarlo in attesa della Celebrazione di questa mattina, è stato ordinato Vescovo…, Vescovo della Diocesi di Ventimiglia – Sanremo.
Domenica prossima 9 marzo farà il suo ingresso nella sua Comunità Diocesana.

Riportiamo la frase conclusiva del suo discorso di ringraziamento al termine della Celebrazione Eucaristica:

"… Penso alla Chiesa di Dio che è in Ventimiglia-Sanremo, che ora è affidata alla mia cura pastorale di Vescovo; penso ai suoi sacerdoti e diaconi, ai Religiosi e alle Religiose, ai seminaristi, ai fedeli impegnati nelle Associazioni e   Movimenti, ai malati, ai poveri, ai membri delle varie parrocchie e a tutte le persone ancora ai margini della vita della Chiesa. Penso che il Signore mi manda in mezzo a loro per l’annuncio del vangelo, per portare i sacramenti, per guidarli nella via della speranza e dell’amore.
Come potrò farlo? Non voglio pensare alle mie debolezze e alla pochezza delle mie risorse. Penso piuttosto alla grazia e alla fedeltà di Colui che mi ha chiamato. So a chi ho creduto! Lo ripeto con convinzione, con forza, con infinita fiducia e con gioia. Su di Lui conto, e conto su coloro che mi accoglieranno come pastore, come maestro, come fratello e testimone.
So che debbo fare una cosa sola: consegnarmi totalmente al Signore e ai suoi stupendi disegni; nella misura in cui saprò far miei i suoi sentimenti sarò allora autentico nello svolgimento della mia missione. È il proposito che ora, a conclusione del rito di Ordinazione, consegno ancora nelle mani del Signore e della Chiesa.
Non finirò mai di ringraziare il Signore per i suoi doni e l’unico modo vero e gradito per farlo sarà quello di mettere tutta la mia vita nelle sue mani affinché Egli ne faccia il capolavoro che da sempre ha pensato.
Ringrazio tutti Voi che siete qui e vi chiedo semplicemente la carità della vostra preghiera per me e la fedeltà nell’amicizia che fin qui ci ha legati.
Riparto così da questa Eucaristia con l’umile consapevolezza delle mie insufficienze e con la formidabile certezza che è fedele Colui che mi ha chiamato".