Liguria a rischio idrogeologico: 300mila abitazioni costruite in zone instabili (2)

29 marzo 2014 | 17:31
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Liguria a rischio idrogeologico: 300mila abitazioni costruite in zone instabili (2)

Si è svolto stamattina nella saletta del Casinò di Sanremo il convegno organizzato da CNA Liguria dedicato al rischio idrogeologico

Il convegno (LINK ALLA PRIMA NOTIZIA), a cui hanno partecipato oltre ai rappresentanti dell’associazione degli artigiani, anche l’assessore alla pianificazione territoriale ed urbanistica Cascino della regione Liguria, il Sostituto Procuratore della Provincia di Imperia Roberto Cavallone, amministratori locali ed i due deputati Stefano Quaranta di Sel e Franco Vazio del Pd. Nella sua introduzione la presidente di CNA Imperia Sarah Pissarello ha esposto la disponibilità degli imprenditori ad instaurare un nuovo rapporto con gli amministratori per garantire un futuro positivo alle imprese ed al territorio.

"Oggi – ha detto Pissarello rivolta ai politici presenti – siamo qui per ascoltarvi. Stiamo facendo un percorso con la Regione e vorremmo iniziare ad essere presenti come parte attiva nei percorsi di controllo delle politiche edilizie".
Paola Freccero, presidente CNA Savona ha di seguito posto l’accento sulla terribile crisi vissuta in questi ultimi anni dal comparto edile. " E’ necessario agire in fretta, chiediamo ai politici dei quali ci mettiamo a disposizione, che agiscano pe uno sviluppo equo e sostenibile per i territori, cosa che in passato non era avvenuta. Chiediamo oneri di urbanizzazione che siano conseguenti ai lavori da fare, per esempio, laddove oggi sono ben più alti per i lavori di ristrutturazione rispetto all’edificare ex novo, il che va conto alla logica" Remo Cibei, presidente CNA costruzioni Liguria, "Noi pensiamo sia giunto il momento di smettere di edificare per dedicarsi al riedificare in maniera sicura, ad esempio antisismica e con obiettivi di efficienza energetica. Chiediamo allo Stato finanziamenti per risanare il territorio, bellissimo, ma fragilissimo. Abbiano bisogno di proteggerlo".

Rinaldo Incerpi, presidente nazionale di CNA costruzioni, ha dichiarato: "Siamo stanchi di chiedere. Siamo sia disposizione degli amministratori ma per collaborare, ponendo l’attenzione su un problema cosi delicato come il rischio idrogeologico. Dobbiamo affrontare la salvaguardia del nostro patrimonio. Il 20 per cento della popolazione italiana vive a rischio, non è possibile continuare ad essere informati dalla carta stampata e dalla tv che è successo questo o quello. E’ qui che deve emergere la responsabilità di ognuno di noi, ad iniziare dalla gente comune, dagli amministratori, locali e anche dalle associazioni di rappresentanza delle categorie economiche; ognuno di noi è stato coinvolto in questo meccanismo infernale. L’Italia è il paese con più abitazioni di proprietà, in cui ognuno ha voluto costruire dove meglio riteneva opportuno, forse per il panorama… e ci siamo adeguati ad avere quello che più ci piaceva, senza tenere conto che sotto il terrazzo magari c’era una linea ferroviaria".  

L’Assessore Cascino ha espresso la sua disponibilità ed ha ricordato che la Regione sta procedendo nell’accelerare i percorsi dei Puc, E di alcune leggi urbanistiche forme al 1942. La grande sconfitta dell’urbanistica è stato il lotto minimo. Una cosa è la lottizzazione abusiva, altro era quella pianificata. Pianificare è una funzione pubblica necessaria".

Stefano Quaranta ha dichiarato: "Oggi sono soddisfatto di trovare un alleato in CNA, e condivise idee che portiamo avanti da anni. In Liguria sembra che venga fatto di tutto per non rispettare l’art 9 della Costituzione che prevede la tutela del paesaggio. Due dati? Abbiamo in Italia oltre sei milioni di persone a rischio elevatissimo, seimila edifici scolastici e ottocento ospedali. Duemila eventi alluvionali negli ultimi dieci anni. "Il Sostituto Procuratore Cavallone ha detto che vede giunto il momento in cui anche il mondo dell’edilizia e la pubblica amministrazione capiscano che è ora di voltare pagina. Il problema dei tempi della giustizia esiste, a differenza di altri paesi europei, il 70% dei processi italiani che riguarda l’abusivismo edilizio va in prescrizione. Il deputato Franco Vazio ha detto "sovente i comuni hanno sovra concesso. Troppo spesso si è visto che le varianti ai piani regolatori vengono giustificate da un interesse pubblico che non esiste. Le risorse per la salvaguardia del territorio devono divenire una priorità". Marco Merli, presidente CNA Liguria, "Il pericolo di una frana sociale è ciò che ci spaventa maggiormente.
Quando oltre il 50% delle imprese, secondo una ricerca della Camera di Commercio di Monza e Brianza, accetterebbe rapporti di lavoro con le imprese malavitose, o quando oltre il 60% dei disoccupati intervistati dichiara di non avere problemi a lavorare in imprese colluse con la mala vita organizzata , si evidenzia un baratro. In Liguria oltre trecentomila abitazioni sono situate in zone definite a rischio di stabilità in caso di eventi calamitosi. E’ necessario e urgente dare risposte immediate".