I lavoratori del Tribunale di Imperia stanchi dei disagi causati dalla carenza di personale
La gravissima carenza di personale giudiziario e amministrativo, a soli pochi mesi dall’accorpamento del Tribunale di Sanremo con quello di Imperia, ha determinato una situazione di aggravio dei carichi di lavoro
La gravissima carenza di personale giudiziario e amministrativo, a soli pochi mesi dall’accorpamento del Tribunale di Sanremo con quello di Imperia, ha determinato una tale situazione di aggravio dei carichi di lavoro che, se non risolta in breve tempo, rischia di mettere in crisi tutta la macchina della giustizia nella nostra provincia.
I lavoratori del Palazzo di Giustizia, riuniti in assemblea lo scorso 27 febbraio, hanno manifestato il loro profondo disagio e una situazione di esasperazione dovuta alle notevoli difficoltà operative, la confusione, che regna sovrana e l’assenza di una efficiente organizzazione del lavoro.
Per questo motivo le Organizzazioni Sindacali Fp Cgil, Cisl FP e Uil PA, insieme alla RSU aziendale hanno chiesto un incontro urgente al Presidente del Tribunale Pinto per trovare rapidamente una soluzione condivisa nell’interesse dei lavoratori e dei cittadini utenti.
Si chiederà di procedere ad un’ organica riorganizzazione delle attività, con la rilevazione dei carichi di lavoro per consentire la ridistribuzione del personale tra gli uffici; per recuperare qualche unità di personale, si chiederà di prendere una posizione finalmente decisa per far rientrare a Imperia i due cancellieri distaccati a Genova e quello distaccato al Tribunale di Savona; si chiederà di rivedere gli orari delle udienze, in particolare l’orario di inizio e la permanenza del personale in udienza, spesso eccessiva e sovente senza la possibilità di un cambio anche solo per espletare i normali bisogni fisiologici.
Infine si chiederà che il personale sia sottoposto, con sollecitudine, alle visite mediche per l’accertamento della condizione lavorativa, specialmente in riferimento allo stress da lavoro correlato, come previsto dalle norme vigenti in materia.
Sulla base delle risposte che otterremo valuteremo se e quali azioni dovranno essere intraprese, non escludendone alcuna, per ottenere soddisfazione ai bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori della giustizia, tutelare i loro diritti e salvaguardare la loro salute affinché possano continuare a rendere un servizio di qualità.