Giovanni Ballestra risponde alla candidata Malivindi riguardo il dibattito Civitas

"Ho letto l’intervento della candidata Malivindi rispetto al mio comportamento nella seduta del consiglio comunale, nel quale fu discusso il conferimento di beni immobili del comune nel patrimonio Civitas.

A tal proposito devo fare alcune precisazioni. Di solito non amo parlare del passato, neanche quando è positivo. Penso che i ventimigliesi vorrebbero sapere i nostri propositi per il futuro, in tal senso il mio primo intervento rispetto alla vendita dei beni Civitas.
Vorrei significare alla candidata del movimento 5 stelle, che il sottoscritto come gia detto, usci dall’aula ed invito il suo gruppo che non colse l’invito a fare altrettanto, se non ricordo male il mio voto contrario in quella circostanza sarebbe stato del tutto ininfluente al fine dell’approvazione della pratica, al contrario sempre se non ricordo male se il gruppo politico che rappresentavo mi avesse seguito, l’onere nel mantenimento del numero legale avrebbe dovuto essere assicurato dalla minoranza, mi si permetta con un significato politico molto diverso leggendolo oggi,o forse seguendo il mio esempio la storia sarebbe diversa con buona pace di tutti.

Altro particolare, già rimarcato da chi scrive, stà nel fatto che l’acquisizione dell’immobile ex ACI di piazza costituente ed ex Enel di via Aprosio a mio parere i più strategici per la futura riqualificazione urbana di Ventimiglia furono opera di Civitas. Anche in questa circostanza se non ricordo male il comune avrebbe avuto dei limiti nella sua capacità di contrarre mutui, quindi oggi parleremmo del nulla più assoluto.
Infine mi piace ricordare, a chi ne dovrebbe sapere più di me, come la candidata del movimento 5 stelle che in questo paese la giustizia civile e penale viene amministrata dai tribunali, e che gli esiti si dovrebbero commentare quando sono definitivi, equivalente ragionamento va fatto per il contenzioso fiscale che viene amministrato dalle commissioni tributarie e non dai partiti politici o dai giornali."