Sabato 1 febbraio la Santa Messa, celebrata da Mons. Careggio, per tutti i religiosi e le religiose
3 febbraio 2014 | 09:40
Un momento sereno di riflessione e di fraternità, che ha coinvolto coloro che seguono più da vicino il Cristo nella professione dei voti di povertà, castità ed obbedienza
Si è tenuta sabato pomeriggio per i religiosi e le religiose nella Chiesa di Tutti i Santi in Sanremo la S. Messa
presieduta da mons. Alberto Maria Careggio, Amministratore Apostolico della Diocesi di Ventimiglia – San Remo.
Un momento sereno di riflessione e di fraternità, che ha coinvolto coloro che seguono più da vicino il Cristo nella professione dei voti di povertà, castità ed obbedienza. Il Vescovo ha aperto la sua meditazione ponendo alcune domande fondamentali: «Quali priorità diamo nella vita consacrata? È ancora necessario essere religiosi oggi? Come essere religiosi oggi? La vocazione alla vita consacrata si pone nella Chiesa e per la Chiesa ed ha la finalità di permettere non soltanto la crescita personale ed ascetica, ma anche di espandere la Chiesa stessa». Mons. Careggio ha poi richiamato al dovere di essere sale e luce della terra, così com’è indicato nel Vangelo: «Il sale e la luce sono necessari per poter vivere, siamo e sentiamoci responsabili della crescita. Accogliamo l’invito di papa Francesco a non giocare ad essere profeti, ma a lasciarci trasformare da esso». Proprio venerdì è stato dato l’annuncio dalla sala stampa vaticana che il 21 novembre prossimo inizierà un anno particolare per la vita religiosa che si protrarrà per tutto il 2015 e che il Papa già stia lavorando per un’esortazione apostolica che si intitolerà «Svegliate il mondo».