Primarie per il segretario regionale Pd, Giovanni Lunardon spiega il meccanismo delle elezioni

20 febbraio 2014 | 10:46
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Primarie per il segretario regionale Pd, Giovanni Lunardon spiega il meccanismo delle elezioni

“Sono avanti per numero di delegati rispetto ad Alessio Cavarra, quindi la vittoria politica e numerica è la mia” – spiega Lunardon – “Questo perché i voti assoluti servono per eleggere i delegati”

Giovanni Lunardon, candidato alla segreteria regionale del Partito Democratico, a seguito delle interpretazioni del voto delle primarie per l’elezione del Segretario regionale del Partito Democratico date da Giancarlo Manti e da altri, chiarisce in un’intervista il meccanismo delle elezioni.

"Ho saputo che Giancarlo Manti ha dato i numeri: peccato però che abbia dato i numeri sbagliati" – esordisce GIovanni Lunardon – "Ci sono state domenica 16 febbraio le primarie del Partito Democratico e in quella competizione ho vinto in 4 collegi in Liguria su cinque, ho vinto nel collegio di Ponente, quello che comprende le province di Imperia e di Savona, con il 48%, nei tre collegi genovesi: quello di Ponente con il 56%, a Genova Centro, con il 60%. e nel collegio di Levante con il 49%. Se poi parliamo del Tigullio, che per noi fa federazione, ho vinto con il 62%. Ho perso in provincia di La Spezia, soprattutto per il risultato importante maturato a Sarzana da Alessio Cavarra, tuttavia mi sono tolto la soddisfazione di vincere nel capoluogo, a La Spezia, nonostante la lista di Cavarra fosse guidata dal sindaco della città".

"Alla luce di questo quadro sono avanti per numero di delegati rispetto ad Alessio Cavarra, quindi la vittoria politica e numerica è la mia" – prosegue Lunardon – "Questo perché i voti assoluti servono per eleggere i delegati; non si tratta di una novità per il Partito Democratico, è così dai tempi di Walter Veltroni, quando abbiamo iniziato a fare le primarie, ed è esattamente lo stesso meccanismo che abbiamo sperimentato l’8 dicembre per Matteo Renzi".

"I delegati contano perché sono espressione del peso dei territori" – sottolinea Giovanni Lunardon – "il loro numero dipende dalla popolazione di un determinato territorio e dal peso politico del Pd in un determinato territorio, quello registrato alle elezioni politiche: sono regole applicate anche negli Stati Uniti, sulla base delle quali si fa la campagna per il Congresso. Queste regole servono soprattutto per evitare il rischio che una vittoria localizzata in un particolare Comune, possa condizionare l’andamento maturato in tutta la regione.

"Così, mi presento all’assemblea che si svolgerà sabato, con il maggior numero di delegati" – conclude Lunardon – "mi mancano 7 delegati per avere la maggioranza assoluta. C’è un confronto programmatico aperto, innanzitutto con i delegati che hanno sostenuto e votato Stefano Gaggero: io ripresenterò le mie proposte a tutti i delegati e sono fiducioso che in quell’assemblea ci saranno le condizioni per avviare, con me come segretario regionale".

VIDEOINTERVISTA A GIOVANNI LUNARDON