Manca l’ascensore: a rischio il centro raccolta sangue della Croce Rossa di Ventimiglia
“Dal 28 febbraio partirà un nuovo corso per volontari, a cui dobbiamo la nostra efficienza”, dichiara il dottor Vecchietti. “Rimane il problema del centro donatori sangue che rischia la chiusura per un cavillo burocratico, la mancanza di un ascensore”
La nomina commissariale di Massimo Vecchietti era stata infatti motivata per risolvere i problemi logistici e organizzativi che la sede della Croce Rossa ventimigliese stava attraversando nel corso dell’anno 2013.
“Dobbiamo il merito di essere ritornati ad essere efficienti anzitutto ai volontari” – sottolinea il dottor Massimo Vecchietti – “ed è proprio perché un’associazione come la nostra vive del loro operato che il 28 febbraio partirà un corso di reclutamento per nuovi volontari”.
Il dottor Vecchietti fa inoltre notare come la sede ventimigliese della Croce Rossa abbia al suo interno un centro di raccolta sangue – una caratteristica che la rende unica in Italia – che tuttavia rischia di essere chiuso per un banale cavillo burocratico: “Stiamo combattendo contro una burocrazia cieca che potrebbe chiudere il nostro centro a causa della mancanza di un ascensore per i disabili” – spiega Massimo Vecchietti – “l’ambulatorio per i donatori di sangue di trova al primo piano di un edificio del 1924 che rende estremamente complicata l’installazione di un ascensore. Aggiungo che i disabili donatori di sangue sono statisticamente rarissimi, in ogni caso ci siamo organizzati per predisporre un trasporto in ambulanza presso un altro centro di raccolta sangue qualora dovesse presentarsi un disabile, ma questo non è bastato”.