Il 15 febbraio al Cafè Monet-social place di Bordighera Manuela Ormea presenta “Il cappottino rosso”

13 febbraio 2014 | 09:45
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Il 15 febbraio al Cafè Monet-social place di Bordighera Manuela Ormea presenta “Il cappottino rosso”

Previsti anche i reading a cura degli attori del teatro dell’Albero Loredana De Flaviis e Franco La Sacra. Inoltre, i fotografi Silvia Anghileri e Fulvio de Faveri proietteranno “Tracce di rossa poesia…”

Sabato 15 febbraio, alle 17, al Cafè Monet-social place di Bordighera (piazza Eroi della Libertà, 8), si terrà la presentazione del libro “Il cappottino rosso e altri racconti”, di Manuela Ormea, edito dalla casa editrice genovese Red@zione. Insieme all’autrice, cureranno la presentazione Silvia Alborno, docente e promotrice culturale, e Daniela Cassini del direttivo della Fondazione operaia sanremese, che intervisterà anche Manuela Ormea. Previsti anche i reading a cura degli attori del teatro dell’Albero Loredana De Flaviis e Franco La Sacra. Inoltre, i fotografi Silvia Anghileri e Fulvio de Faveri proietteranno “Tracce di rossa poesia…”.

La scena è la vita quotidiana; i protagonisti sono persone qualsiasi, colti in un momento della propria giornata: all’improvviso il grigiore delle loro esistenze si fa dramma, persino tragedia, o diventa comunque accorata, e affettuosa, riflessione. Nel groviglio delle solitarie vite contemporanee, un fatto, il caso, diventa catartico. Uomini e donne fotografati all’improvviso nel proprio ambiente piccolo borghese, nelle loro case senza affetti, nelle loro giornate in cui la parola diventa spesso inutile, così come il dialogo sembra troppo difficile, e l’autoanalisi spinge più verso il precipizio delle delusioni che verso la ricerca di nuove emozioni e della speranza. Manuela Ormea disegna i propri personaggi quasi come fosse uno studioso che attraverso un lente osserva il brulicare della vita di oggi, una vita in cui cadono i valori e che restituisce il vuoto di idee e di sentimenti. La sua è una scrittura veloce e intensa: rapidi tratti che mostrano la soggettività dei protagonisti, ma lasciano anche spazio all’immaginazione. Che cosa ci sarà dietro quelle vite piegate e ferite? Una prosa fresca, la capacità di costruire situazioni mai banali, pur se ritagliate dalla banalità della vita quotidiana: una scrittrice di spessore che si propone come efficace cantore dei tempi che stiamo vivendo.

Manuela Ormea è docente di Lettere in un istituto professionale alberghiero del ponente ligure. È autrice del romanzo “Ci vorrà del tempo” (Manni 2005), di due sceneggiature originali “Guardami… esisto!” (2008) e “La moglie afghana” (2010), portate in scena dal Teatro dell’Albero di San Lorenzo al Mare (Imperia), e di numerose recensioni letterarie. Con gli studenti della Compagnia dei 5 sensi (IIS Ruffini-Aicardi di Arma di Taggia) ha realizzato il reading teatrale “Mediterraneo sotto la lingua” (2010), viaggio tra letteratura, musica, immagini e cucina, tratto dalle opere di Jean-Claude Izzo.