Festival di Sanremo, “blitz” di protesta di precari campani al Teatro Ariston

19 febbraio 2014 | 13:00
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Festival di Sanremo, “blitz” di protesta di precari campani al Teatro Ariston

I due, un 52enne e un 58enne, Hanno interrotto per alcuni minuti il conduttore Fabio Fazio, minacciando di buttarsi giù se quest’ultimo non avesse letto una lettera relativa alla loro situazione lavorativa in Campania

Ieri sera – alle ore 21 circa – pochi istanti dopo l’apertura della prima serata della 64a Edizione del Festival della Canzone italiana, due precari campani rispettivamente di 52 e 58 anni, dopo essersi arrampicati nella zona soprastante i palchi, riservata all’impianto delle luci di scena, hanno interrotto per alcuni minuti il conduttore Fabio Fazio, minacciando di buttarsi giù se quest’ultimo non avesse letto una lettera relativa alla loro situazione lavorativa in Campania.

I due soggetti subito raggiunti dal personale delle forze di polizia venivano convinti a desistere dalla loro azione e successivamente venivano accompagnati in Commissariato per la loro identificazione.
Nella circostanza venivano fermate altre due persone, un uomo e una donna rispettivamente di 46 e di 49 anni, anch’esse di origini campane e compagni di lavoro degli altri due.

In particolare, è stato accertato che la donna, poco prima del “blitz”, aveva inscenato, aiutata dal suo compagno, un finto malore che distraeva l’attenzione del personale addetto alla vigilanza, consentendo così agli altri due – favoriti in questo anche dal buio in sala – di raggiungere la balaustra poco distante dalla galleria, ove il quartetto si trovava, poiché in possesso di regolari biglietti di galleria.
Il “blitz” dei quattro precari è risultato essere stato studiato e premeditato nei dettagli. Del resto, come ammesso dai medesimi, non è la prima volta che si rendono protagonisti di simili gesti.
I soggetti risultano tutti con precedenti di polizia per diversi reati, fra cui truffa per assenteismo dal posto di lavoro, interruzione di pubblico servizio, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, manifestazione non autorizzata, reati contro il patrimonio, e sottoposti anche a misure di prevenzione (DASPO).

I predetti lavorano tutti per la stessa ditta che si occupa dello smaltimento di rifiuti per le province di Napoli e Caserta.  Al termine degli accertamenti i quattro sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per i reati di violenza privata e procurato allarme.