Cultura:Movimento 5 stelle presenta una mozione per le opere di Cammi, Fondazione Terruzzi e Mariani

David Maria Maranji chiede che: “le fondazioni e le associazioni, di ogni genere e tipologia, che operano sul territorio di Bordighera e che ricevono fondi dal nostro comune pubblichino i loro bilanci sul sito comunale ad ogni fine anno”
L’incontro organizzato dalla Fondazione Terruzzi alla Villa della Regina Margherita di Bordighera il 30 Gennaio 2014 ha visto, la dott. Annalisa Scarpa, lamentare, un mancata partecipazione attiva della cittadinanza rispetto al museo e alla sua collezione, richiamando la cittadinanza a visitare la villa della Regina e interagire con essa, anche, attraverso una raccolta di tessere di una neo-nata associazione degli “Amici del museo”, tessera che dovrebbe finanziare ulteriormente la collezione.
Ebbene, il giorno dopo, sui giornale abbiamo letto dello sbòtto, che la Fondazione Mariani, nella persona del suo presidente Carlo Bagnasco ha avuto, descrivendo uno sbilanciamento di fondi versati dal comune di Bordighera e dalla Provincia alla Fondazione Terruzzi per la sua gestione. Riteniamo che lo sbilanciamento di fondi sia notevole e che non abbia nessuna giustificazione.
Se andiamo ad analizzare le due fondazioni: entrambi sono presenti nel territorio con edifici storici di grande interesse e qualità.
La Fondazione Mariani pezzo raro nella storia dell’arte mondiale, uno dei pochi studi di grande artista ottocentesco ancora esistente, comprensiva d’arredamenti, quadri, oggetti, e atelier ancora intatto, e dove, anche Monet, ha realizzato alcune sue opere. Il museo della Villa della Regina ha sicuramente un grande valore economico e artistico-storico possiede una vasta collezione di
quadri, sculture, mobili, oggetti d’arte di grande levatura, ma rimane una collezione trapiantata e non legata all’arte dei luoghi e dei popolazioni bordigotte (tranne che per pochi artisti come Bernardo Strozzi, Alessandro Bagnasco, genovesi di nascita e poco altro)
Le due Fondazioni, perchè è di loro che ora parliamo, sono entrambi figlie di Bordighera, in egual misura, due perle di grande valore, e da pari devono essere trattate, mettendo fine a una diatriba che si trascina stanca da alcuni anni. Ma non scordiamoci, non sono gli unici gioielli che questa sconsiderata città possiede e quindi gli impegni economici devono essere re-distribuiti a secondo delle necessità oggettive che esse espimono.
Questo lo scrivo e lo ricordo al Sindaco Pallanca, che fino ad ora, non si è preoccupato di nutrire entrambi i pargoli, ma ha favorito il figlio piu’ patinato , relegando l’altro, in un angolo privo di fondi pubblici…scelte politiche ? …noi chiediamo alla giunta, perchè si è giunti a questo? Vero è, che il sindaco Pallanca, eredità una situazione e un contratto che non implica vincoli alla preziosa Fondazione Terruzzi (redatto dalla precedente amministrazione Bosio in modo insensato), ma è pur vero che la Provincia d’Imperia, ha ridotto il suo contributo da 250.000 euro a 20.000 euro nel giro di pochi anni, anche se implementati con invio di personale. Dunque, visto il precedente, le vie per un ritrattamento dei termini contrattuali ci sembrano percorribili.
Quindi, ritenendo che vi sia uno stretto rapporto tra la cultura e il turismo e che credendo che la prima debba essere finanziata per incentivare la seconda: chiediamo alla giunta di ridiscutere i termini del contratto con la Fondazione Terruzzi e di finanziare anche la Fondazione Mariani. Entrambi sono figlie della stessa madre. Chiediamo, anche, che vengano pubblicati i bilanci annuali delle fondazioni sul sito del comune, che si verifichino e e si contribuisca per ambedue le fondazioni con i fondi necessari, anche se, i fondi risultassero essere maggiori di quelli attuali.
Investimenti comunali utili al fine di svolgere una normale attività museale. Purchè alla suddetta attività sia applicata un’opera di trasparenza totale dei fondi utilizzati e di quelli recepiti privatamente e del loro utilizzo. Che vi debba, essere incluso nel nuovo contrattoun obiettivo legato al numero di visitatori. E che questo obiettivo, si definisca, come clausula centrale per il proseguimento dei rapporti di finanziamento. Alla dott. Scarpa, che, come consigliere d’opposizione, spero di re-incontrare a breve, dico che, nonostante lei, come curatrice, abbia fatto un gran lavoro di selezione e predisposizione delle opere, il cui valore professionale non è qui in dubbio, devo segnalare che il suo limite, se così possiamo chiamarlo, è stato, di essersi rinchiusa in un club esclusivo, ricolmo di zelanti personaggi che anelano di entrare nelle grazie della fondazione Terruzzi, e poco si è prodigata nel diminuire la distanza esistente tra la dimensione museale e quella cittadina.
Ovviamente, la fondazione Terruzzi può fare di piu’, per il proprio sviluppo; accettando i compromessi proposti dalla giunta, che sembrano andare, per un uso della villa in modo meno esclusivo e piu’ teso a raccogliere presenze paganti e rivalutando i numerosi spazi che il museo detiene, inserendovi iniziative, che fino a ora, non si sono trovate, ma che saremmo disponibili a trovare.
Concordo, comunque, con la sig.ora Scarpa sul fatto che: … “all’interno del Museo non si possano fare matrimoni o altre manifestazioni non coerenti con l’ambiente in questione”… ma, noi aggiungiamo: nella terrazza-caffetteria e nel giardino-cortile, si, si puo’. Insomma, in un momento difficile, un po’ di compromessi possono aiutare la città e il museo a passare il guado e a trovare i fondi necessari. A discolpa dell’appassionata curatrice, vi è in ogni modo, un impoverimento culturale e reale delle
persone che vivono in questa area, un’ignoranza perenne nel cittadino e nelle istituzioni. Un non credere nella cultura come traino per la nostra evoluzione spirituale e per il nostro sviluppo economico e turistico. Un’atavica superficialità e pigrizia, che ha reso questo eremo un “sacco vuoto” alla mercé di compratori venuti da fuori.
Ora, in tempi di crisi, in stato permanente, non ci si ravvede, ancora, sulle strade da percorrere, ma si recità il vecchio e stanco copione che ogni amministrazione, locale o nazionale ha sempre interpretato…inaridendo il suolo, le anime e le speranze dei più.
In ultima analisi, teniamo a rilevare che: ben venga l’iniziativa di installare le opere, in buono stato, di Marcello Cammi, tra le due ville (della Regina ed Etelinda), anche se, il comune dovrà, ineluttabilmente, farsi carico del restauro di quelle sculture buttate malamente nei terreni sul fiume Nervia e nello scantinato della chiesa Anglicana e dovrà, il comune, redarre una lista descrittiva e fotografica di tutte le opere di Marcello Cammi in suo possesso.
Ancora ci chiediamo, perchè il Museo non si è occupato di acquistare o avere in comodato opere di Giuseppe Ferdinando Piana o di Giuseppe Balbo, o di altri artisti locali meritevoli o forestieri che abbiano operato localmente, perchè non vi è una sensibilità maggiore verso chi ha creato le opere della nostra storia?
Quindi: concludendo questa mozione chiediamo al consiglio comunale:
– Che il Comune di Bordighera si faccia carico del restauro delle opere di Marcello Cammi in proprio possesso e si occupi della sistemazione delle stesse in luoghi consoni, con particolare indicazione per la Villa della Regina a Bordighera.
– Che si ridiscuta i termini del contratto con la Fondazione Terruzzi per il museo nella Villa della Regina Margherita e si finanzi, anche, la Fondazione Mariani di Bordighera. Che si trovi modo di compensare la parte non versata alla Fondazione Terruzzi con forniture di materiali, personale e quant’altro possa aiutare una giusta amministrazione del polo museale. E si contribuisca, per ambedue le fondazioni, con i soldi necessari per svolgere una normale attività museale, anche se i fondi necessari fossero maggiori di quelli attuali, purchè, alla suddetta attività sia applicata un’opera di trasparenza totale dei fondi utilizzati e di quelli recepiti privatamente e del loro utilizzo.
Queste verifiche debbono essere fatte annualmente, pena il taglio dei fondi comunali. Che vi debba, essere incluso, nel nuovo contratto, un obiettivo, legato al numero di visitatori annui, che questo debba definirsi come una clausula centrale per il proseguimento dei rapporti di finanziamento.
– Che le fondazioni e le associazioni, di ogni genere e tipologia, che operano sul territorio di Bordighera e che ricevono fondi dal nostro comune pubblichino i loro bilanci sul sito comunale ad ogni fine anno.
– Che si chieda alle Fondazioni ti tenere conto dell’importanza del territorio e della storia e dei personaggi che vi hanno operato, inserendovi opere degli artisti fino ad ora operanti. In quantità e qualità, inequivocabilmente, evidenti.
– Che qualsiasi fondazione richieda fondi al comune di Bordighera inserisca nel proprio CDA due membri della maggioranza e uno dell’opposizione consigliare del comune a salvaguardi degli investimenti fatti.
David Maria Marani
Movimento 5 stelle – Bordighera