Casa appuntamenti in via Amendola, affidata perizia per trascrizione intercettazioni
Nel corso dell’udienza odierna è stato affidato al perito Leonzio Gobbi l’incarico di procedere alla trascrizione di circa 100 intercettazioni telefoniche, tra sms e conversazioni, estratte dall’utenza del cellulare dell’accusata
I fatti risalgono al periodo tra gennaio e maggio 2013, quando una perquisizione dei carabinieri, effettuata dopo una serie di appostamenti ed intercettazioni telefoniche, ha posto fine all’attività, che vede coinvolte (come eventuali parti offese), oltre alla Bianchimani, anche due ragazze provenienti dall’Europa dell’Est che condividevano l’appartamento di via Amendola.
Nel corso dell’udienza odierna è stato affidato al perito Leonzio Gobbi l’incarico di procedere alla trascrizione di circa 100 intercettazioni telefoniche, tra sms e conversazioni, estratte dall’utenza del cellulare dell’accusata. Le intercettazioni saranno a disposizione del giudice nella prossima udienza, fissata per il prossimo 15 ottobre, giorno in cui saranno ascoltati anche 7 testimoni dell’accusa e le due coinquiline.
Nei mesi scorsi erano stati ascoltati dai Carabinieri alcuni clienti che hanno riconosciuto come la Bianchimani effettuasse soltanto massaggi.
La linea difensiva è improntata sul fatto che i rapporti che intercorrevano tra lei e le due ragazze riguardavano soltanto la divisione delle spese di “gestione”, che venivano suddivise fra le tre occupanti dell’appartamento: la Bianchimani avrebbe provveduto alle spese abitative e le due ragazze alle spese “pubblicitarie”, ovvero gli annunci sul giornale.
Elena Bianchimani è difesa dagli avvocati Mario Tropini e Sandro Lombardi.