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Unitre Sanremo, la lezione del 13 gennaio, “La città ideale”

15 gennaio 2014 | 19:13
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Unitre Sanremo, la lezione del 13 gennaio, “La città ideale”
Unitre Sanremo, la lezione del 13 gennaio, “La città ideale”
Unitre Sanremo, la lezione del 13 gennaio, “La città ideale”
Unitre Sanremo, la lezione del 13 gennaio, “La città ideale”

L’argomento è già di per sé avvincente ed attualissimo, se poi a parlarne ed a presentare le immagini sono due professionisti sanremesi del calibro di Silvano Toffolutti, architetto e urbanista e di Francesca Benza, dottore agronomo, il tempo vola

Lunedì 13 Gennaio 2014, nella Sala degli Specchi di Palazzo Bellevue ad Unitre Sanremo, è stata la volta delle Scienze del Territorio e
dell’Ambiente sul tema “La città ideale”.

L’argomento è già di per sé avvincente ed attualissimo, se poi a parlarne ed a presentare le immagini sono due professionisti sanremesi del calibro di Silvano Toffolutti, architetto e urbanista e di Francesca Benza, dottore agronomo, il tempo vola. Purtroppo un imprevisto ha costretto la lezione nel tempo di un’ora e la Presidente Paola Forneris si è rammaricata per la causa di forza maggiore.

Tuttavia i concetti base trasmessi sono stati interessanti, anche se sono gli stessi da secoli. L’uomo fin dalla preistoria ha sempre cercato nell’ambiente naturale le risorse per vivere ed al tempo stesso ha creato modalità affinché lo stesso non gli nuocesse, concetto che l’Arch. Toffolutti ha sintetizzato in “mangiare senza essere mangiato”.

Dalle prime difese naturali come le grotte, a secondo dei luoghi l’uomo ha costruito capanne su palafitte, abitazioni ipogee cioè scavate nel sottosuolo e abitazioni su barche o sugli alberi.

Perché un altro concetto base è che le costruzioni dovrebbero essere il più possibile integrate con l’ambiente circostante considerandone la morfologia, il clima ed i materiali da costruzione.

Gli antichi agglomerati abitativi pur con tecnologie arcaiche, erano già delle smart-city (città intelligenti), che non violentavano l’ambiente , e questi concetti di sostenibilità sono presenti nel De architectura di Vitruvio e ben rappresentati in forma artistica nel celebre quadro “La città ideale” attribuito a Leon Battista Alberti.

Questi concetti hanno resistito ai secoli ma la rivoluzione industriale e
lo sviluppo tecnologico hanno permesso all’uomo di trarre enormi profitti
dalle costruzioni, violentando sempre più il territorio.

Parallelamente architetti ed urbanisti hanno cercato di correre ai ripari nel secolo scorso già con la Carta di Atene del grande Le Corbusier e poi via via con altre pubblicazioni internazionali spesso inascoltate.

Eppure l’intelligenza delle città non dovrebbe riguardare soltanto il risparmio energetico e la protezione del territorio, ma anche la sicurezza ed il benessere degli abitanti (Le Corbusier cent’anni fa immaginava percorsi sotterranei per i veicoli e pedonali in superfice).

Esempi di smart-city, per fortuna ci sono, specialmente all’estero e l’esempio di Friburgo è emblematico. Qui in una zona di caserme
dell’esercito francese d’occupazione del secondo dopoguerra ed in una zona bonificata, sono state ottimamente costruiti interi quartieri con tetti fotovoltaici, teleriscaldamento, piste ciclabili, giardini fra le case, edifici con intonaci microparaffinati che accumulano calore di giorno e lo rilasciano la notte.

L’Italia ha certo ancora uno stupendo patrimonio urbanistico in molte città a cominciare da Venezia, la smart-city per eccellenza, ma sempre più minacciato.

E’ indispensabile dicono i nostri tecnici sanremesi concentrarsi sul recupero degli edifici esistenti con i nuovi criteri, mentre gli edifici
nuovi devono assolutamente essere a basso consumo energetico (in qualche caso a Friburgo si è riusciti a costruire abitazioni che producono energia).

Nel rendere più umane le nostre città un ruolo nuovo lo può giocare anche il verde che ha una funzione molto più che solo estetica. Sono state proiettate immagini suggestive di luoghi esteri ma anche nazionali, in cui il verde è diffusissimo fra i binari dei tram, sulle pareti delle case, nelle aiuole spartitraffico, sui tetti e sui terrazzi.

Tutte queste piante depurano l’aria , rilassano gli abitanti, prevengono le malattie e migliorano il clima.

Solo così la città può ridiventare un luogo non solo di scambi economici e culturali ma anche un luogo in cui si può vivere.

Diamo di seguito il calendario delle prossime lezioni dell’Anno Accademico 2013-2014 – Primo Periodo

L’Università delle Tre età è aperta a tutti, non è necessario alcun titolo di studio .

Per poter frequentare le lezioni occorre essere in regola con la quota associativa , fissata in Euro 30,00 per la durata dell’anno accademico.

Le lezioni si svolgono dalla 16.00 alle 18.00 circa e saranno accompagnate da proiezioni – In caso di assenza del relatore si provvederà con lezione alternativa

Venerdì 17 – STORIA DELL’ARTE – Prof.ssa Tiziana Zennaro – Futurismo: un movimento italiano con ambizioni globali

Lunedì 20 – CINEMA – Claudio Lanteri, documentarista, critico cinematografico – Corso sul Cinema: Le frontiere d’Europa – appunti sul
Cinema contemporaneo – L’uomo senza passato (2002) Aki Kaurismaki
Venerdì 24 – LETTERATURA GRECA – Prof. Pierangelo Beltramino – Corso: la gioia liberatoria del raccontare e le novità dell’Odissea
Lunedì 27 – STORIA – I documentari di Piero Farina – Per il Giorno della Memoria: per ignota destinazione
Venerdì 31 – FILOSOFIA – Prof.ssa Cesira Ansaldo – L’Artista e la città