Un alveare di api liguri in Australia
27 gennaio 2014 | 21:34
Le api dell’isola dei Canguri molto attive e fattive, al pari delle loro consorelle, che, per quanto loro compete, contribuiscono, anche in quelle lontane terre, ad affermare la laboriosità ligure nel mondo
Nell’isola dei Canguri, molte migliaia di miglia a sud dell’Australia (Adelaide), sorge un monastero dove monaci, provenienti dalla Liguria,
esercitano l’apicultura. Le api della loro azienda sono di origine ligure, miti e non aggressive come molte di altre origini, che sono addirittura assassine e distruggono arnie concorrenti, come quelle che di recente sonno apparse in tutta Europa. Le api dell’isola dei Canguri molto attive e fattive, al pari delle loro consorelle, che, per quanto loro compete, contribuiscono, anche in quelle lontane terre, ad affermare la laboriosità ligure nel mondo.
esercitano l’apicultura. Le api della loro azienda sono di origine ligure, miti e non aggressive come molte di altre origini, che sono addirittura assassine e distruggono arnie concorrenti, come quelle che di recente sonno apparse in tutta Europa. Le api dell’isola dei Canguri molto attive e fattive, al pari delle loro consorelle, che, per quanto loro compete, contribuiscono, anche in quelle lontane terre, ad affermare la laboriosità ligure nel mondo.
Un alveare di api liguri, nei tempi migliori, può produrre in un anno fino a 60 chilogrammi di miele: gli allevatori liguri vendevano fono qualche anno fa in tutto il pianeta una grande quantità di api regine perché ritenute le migliori. Il miele ligure racchiude i sapori e i profumi dell’ecosistema ligure e, accanto alla schiera di marmellate, alcune delle quali assai celebri, come, ad esempio, quelle di zucca e di
amarene, rappresentano ancora una risorsa che non trova eguali.
Pierluigi Casalino