Tagli alla sanità, considerazioni di un lettore
Voglio segnalare l’allarmante situazione che si sta verificando presso le case di riposo dove l’Asl da qualche tempo non consegna più i pannoloni ed altri presidi simili e dove i familiari degli ospiti vengono chiamati a sopperire a proprie spese
Non voglio nemmeno commentare la notizia agghiacciante di quel povero malato di cancro a cui è stata tolta la pensione di 270 Euro con la quale si pagava il biglietto per andare a fare le cure di chemioterapia perché, se vera, si commenta da sola.
Voglio invece segnalare l’allarmante situazione che si sta verificando presso le case di riposo dove l’ASL da qualche tempo non consegna più i pannoloni ed altri presidi simili e dove i familiari degli ospiti vengono chiamati a sopperire a proprie spese.
Non basta pagare rette già salate, non basta pagare tasse di ogni genere che dovrebbero assicurare servizi se non proprio gratuiti almeno abbordabili per chi campa di pensioni risicate, non basta essere praticamente obbligati a fare causa all’IPNS per ottenere l’indennità di accompagnamento solo dopo spropositate lungaggini legali? Evidentemente non basta e chi già convive oltre che con una situazione difficile anche con il dolore indescrivibile di dovere, per necessità e non per scelta, affidare la cura di un proprio caro ad estranei, da qualche giorno deve sopportare anche l’umiliazione di recarsi a fargli visita con il fardello, non
tanto fisico quanto morale e, soprattutto, economico di un bel pacco di pannoloni.
Perché succede tutto questo? In tanti ce lo stiamo chiedendo e ci chiediamo inoltrea chi bisogna rivolgersi e che provvedimenti bisogna adottare per far sì che un servizio che fino a ieri funzionava e sembrava cosa naturale oggi si è inceppato. Le domande sono tante, attendiamo delle risposte.
Aldo Bottini