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Scomparsa del tabaccaio Fiorentino Migliorero, oggi l’udienza preliminare contro Renato Cusino

20 gennaio 2014 | 10:35
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Scomparsa del tabaccaio Fiorentino Migliorero, oggi l’udienza preliminare contro Renato Cusino

Sono state formulate varie ipotesi per spiegare la scomparsa di Migliorero, dall’uccisione per un regolamento di conti, alla decisione da parte, di far perdere le proprie tracce volontariamente cambiando identità

E’ attesa per oggi in tribunale ad Imperia, davanti al gip Laura Russo, l’udienza preliminare del processo a Renato Cusino, 65 anni, di Imperia, impiegato presso una cooperativa di servizi, indagato con l’accusa di omicidio volontario e soppressione di cadavere, a seguito della misteriosa scomparsa, il 19 settembre 1999, di Fiorentino Migliorero, quarantanovenne all’epoca dei fatti, tabaccaio dianese residente a Imperia.

Dopo tre richieste di archiviazione da parte dei pubblici ministeri, una richiesta di archiviazione da parte del gip e un rigetto di istanza di custodia cautelare, due anni fa, da parte del Tribunale del Riesame, a luglio 2013 il gip di Imperia, Massimiliano Botti, ha disposto l’udienza preliminare opponendosi alla richiesta di archiviazione del pm Maria Antonia Di Lazzaro.

L’udienza di oggi prevede la costituzione di parte civile della moglie e dei figli di Fiorentino Migliorero. Renato Cusino, difeso dagli avvocati Mario Leone e Giovanni Musso, è l’unico indagato, in quanto risulta essere stato l’ultimo a vedere Migliorero prima della scomparsa.

Sulla base dei trascorsi della presunta vittima , con una condanna di 10 anni per rapina alle spale e sospettata di appartenere alla banda Chiruzzi, specializzata in rapine nel Nord Ovest e che il 17 agosto del 1998 aveva assalito un portavalori a Genova, portando via 6 miliardi di vecchie lire in contanti, sono state formulate varie ipotesi per spiegare la sua scomparsa, dall’uccisione per un regolamento di conti, alla decisione da parte di Migliorero, di far perdere le tracce volontariamente cambiando identità