Sanremo Rinasce è vicina ai lavoratori del festival cui non è stato rinnovato il contratto

5 gennaio 2014 | 10:01
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Sanremo Rinasce è vicina ai lavoratori del festival cui non è stato rinnovato il contratto

Dobbiamo rialzare la testa e far capire a mamma Rai che Roma è importante per noi quanto Sanremo è importante per loro

Sanremo Rinasce ed il sottoscritto sono vicini a quelle cinquanta famiglie che "grazie" all’ennesimo sopruso della Rai nei confronti della città di Sanremo rimarranno senza lavoro durante il periodo festivaliero.
Senza lavoro, perchè non concederà a queste persone del luogo di coprire lavorativamente l’allestimento della scenografia e di tutti quei locali tecnici che consentono alla vetrina canora di presentarsi come ogni anno in tutto il suo splendore.
Da Via Mazzini hanno deciso, in modo definirei umiliante, di concedere l’appalto ad una ditta esterna.
Ma come è possibile permettere tutto questo. In questi giorni, i vari assessori hanno fatto a gara per renderci note le varie minaccie pervenute da Roma e riguardanti la possibilità di perdere per la città di Sanremo il suddetto Festival, vorrei ricordare a tali persone come ad oggi la manifestazione canora sia la prima (si avete letto bene, la prima!) trasmissione per audience in Italia, davanti addirittura a finali di calcio internazionali o trasmissioni strappa lacrime.
Quando la Rai minaccia di trasferire il Festival a Roma oppure a Napoli dovrebbe sapere, che commercialmente parlando, la parola Festival non è scindibile dalla città Sanremo e viceversa, una rassegna canora di tale livello che da più di sessant’anni vive sul binomio canzone-Sanremo non può certo trasformarsi in un semplicistico Festival di Roma, sinonimo di rassegna cinefila e non certo musicale.
La Rai per concedere un anticipo per i compensi del prossimo anno di alcuni mesi ha chiesto e ottenuto uno sconto pari a 200.000€, mentre, per quanto riguarda il triennio 2014/2017 lo sconto è salito a ben 5 milioni.
A questo bisogna aggiungere lo "sfruttamento commerciale" del marchio Festival di Sanremo e la quasi sicura eliminazione dal palinsesto di trasmissioni legate alla nostra città come ad esempio i Carri Fioriti trasmessi da linea verde. Spero che con la federazione ciclistica non decidano di trasformare la Milano-Sanremo nella Milano-Alassio.
Battute a parte, trovo inaccettabile questa decisione riguardante i lavori per la parte scenografica, sembra quasi abbiano voluto dare un segno tangibile (se ce ne fosse ancora bisogno…) della loro importanza unilaterale a livello contrattuale.
Penso di poter dire che dobbiamo rialzare la testa e far capire a mamma Rai che almeno in questo caso, Sanremo è importante per Roma, quanto loro lo sono per noi.
Basta accettare in modo passivo queste decisioni, basta non opporre un minimo di resistenza.
Basta.

Gianluca Covatta
Sanremo Rinasce