Pagine di guerra segreta in Liguria

5 gennaio 2014 | 21:05
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Pagine di guerra segreta in Liguria

Le attività dei servizi segreti tedeschi del III Reich investirono sensibilmente l’Italia sia prima che dopo la caduta del Fascismo nel 1943 e
si ramificarono nel nostro Paese fin dal 1939, se pur non autorizzate ufficialmente

Le attività dei servizi segreti tedeschi del III Reich investirono sensibilmente l’Italia sia prima che dopo la caduta del Fascismo nel 1943 e
si ramificarono nel nostro Paese fin dal 1939, se pur non autorizzate ufficialmente per non accreditare una posizione di sleale verso l’alleato fascista (e poi comunque autorizzate nelle diverse forme operative e di sigle, non ultime quelle riferite alle iniziative specifiche degli organismi segreti delle SS e collegati), interessando settori diversi della società italiana e recuperando in proposito, sul territorio, collaborazioni e risorse insospettate sia in chiave informativa che in vista di ulteriori e probabili aggiustamenti tattici alla luce della piega della successiva situazione militare in Italia e in Europa.

Le informazioni venivano, in particolare trasmesse in Germania – e questo certamente già in epoca prebellica – e molte di esse servirono alle agenzie informative dopo il 1945. Dal 1943 al 1945, soprattutto, ma anche in precedenza, esisteva una rete di stazioni radio dislocate sulla costa ligure (due a Sanremo, una ad Alassio, una a Moglia, due a Genova, una mobile a Chiavari). Si trattava di porzioni di intelligence tedesca, comunque non slegate e coordinate, nonostante le variazioni sul piano delle opportunità ai fini delle possibili scelte strategiche diversamente alternative, come avviene di norma in questi ambienti nel quadro delle esigenze degli Stati, quando cambia la funzione politica. Tant’è che consistenti canali meno ideologizzati dal punto di vista nazista svolsero ben presto un ruolo integrativo di ottimo livello a fianco dei servizi segreti alleati in tutta la Liguria nel contesto del nuovo fronte antisovietico auspicato da Churchill. La storia della guerra di spie nel Ponente durante il Secondo Conflitto Mondiale (e pure nel periodo partigiano e in occasione del confronto italofrancese sul destino dei confini tra i due Paesi) resta una pagina di grande importanza per comprendere gli eventi che segnarono in seguito la stagione della Guerra Fredda in questa terra, quando Ventimiglia e Sanremo erano davvero, come è stato scritto autorevolmente, le capitali mondiali dello spionaggio.

Pierluigi Casalino