Lo psicologo risponde: alcuni esercizi per comunicare meglio

Per cominciare ad esercitarci a diventare dei buoni osservatori del CNV altrui (e magari anche del nostro) cominciamo con l’osservare l’altrui comportamento in base a cinque categorie: l’atteggiamento, la mimica, la gestualità, la distanza e il tono
Questa settimana continuiamo a parlare di comunicazione non verbale e per cominciare diciamo subito una cosa molto importante: nessun atteggiamento o movimento del corpo ha un preciso significato in sé. Il linguaggio del corpo e il linguaggio verbale sono infatti interdipendenti.
Detto in altri termini: un segnale da solo (il più delle volte) non ha un preciso significato.
Questo vale soprattutto per i piccoli gesti, come ad esempio, sistemarsi i capelli, o toccarsi il naso, o gli occhiali, ecc ecc
Generalmente un segnale di questo tipo ci fornisce un’indicazione, ma è solo un’indicazione e non può costituire l’unico significato.
Come per ogni regola, esistono delle eccezioni, ad esempio quando un gesto particolarmente evidente è in palese contraddizione con le parole che lo accompagnano oppure quando siamo in presenza di un cambiamento di atteggiamento molto rapido.
Per cominciare ad esercitarci a diventare dei buoni osservatori del CNV altrui ( e magari anche del nostro..) cominciamo con l’osservare l’altrui comportamento in base a cinque categorie: l’atteggiamento, la mimica, la gestualità, la distanza e il tono. Per prima cosa definiamo meglio queste categorie e poi procediamo con dei semplici esercizi che ci aiuteranno a prendere pratica con l’osservazione. Per l’interpretazione bisognerà ancora imparare alcune cose ed occorrerà altro esercizio.
Per “atteggiamento”si intende sia la postura che la persona esprime in un certo momento, sia i movimenti che esegue durante la conversazione, come ad esempio dondolarsi da un piede all’altro, mettere le braccia conserte, avere le spalle ricurve, ecc ecc
Per “mimica” si intendono tutti quei segnali che possiamo vedere sul viso di una persona: impallidire, strizzare gli occhi, arrossire, ed altro.
Per “gestualità” si intendono i gesti delle braccia e delle mani.
Per “ distanza” si intende la distanza che assumiamo rispetto alla persona con cui parliamo, così come il fatti di avvicinarci o allontanarci per mantenere la nostra distanza ideale. Ad esempio se qualcuno si avvicina troppo, probabilmente arretreremo e così via.
Per “tono” si intende il modo di parlare: l’intonazione, il ritmo della parlantina, il volume ecc ecc.
E adesso passiamo al primo esercizio: proviamo a osservare e classificare i segnali non verbali presenti in queste affermazioni:
– Fare la faccia arrabbiata: appartiene alla mimica
– Parlare con tono esitante: riguarda il tono
– Stringere i pugni, è gestualità: così come grattarsi la testa
Se vogliamo imparare a interpretare il CNV dobbiamo iniziare a scomporre il “quadre complessivo” che abbiamo davanti quando conversiamo, e per farlo dobbiamo imparare a cogliere i dettagli. La classificazione proposta è uno dei modi che ci permette di scomporre il CNV del nostro interlocutore.
Il secondo esercizio di questa puntata riguarda la verbalizzazione delle impressioni che abbiamo osservando, ad esempio, una fotografia.
Possiamo prendere un’immagine di famiglia, o di amici, la osserviamo attentamente e poi cominciamo ad esprimere le nostre considerazioni su tutto quello che vediamo. Potremmo prendere, ad esempio, una vecchia foto di famiglia in cui sono rappresentati un bambino e un adulto, tutti appartenenti alla nostra famiglia: cosa ci dice la postura dell’adulto? E quella del bambino? Sono tristi? Felici? Si abbracciano? Quale atteggiamento sembrano mettere in atto? E così via con tutte le domande e le risposte che ci possiamo far venire in mente.
È importante non limitarsi alle sensazioni generali, ma sforzarsi di trasformare in parole le nostre sensazioni. E’ un esercizio faticoso, ma è molto importante per affinare ulteriormente le nostre capacità interpretative.
Nelle prossime puntate parleremo meglio di altri elementi a cui prestare maggiore attenzione e continueremo con altri semplici esercizi che ci aiuteranno a capire meglio noi stessi e gli altri.
Vi invito a continuare a scrivermi all’indirizzo sandro.brezzo@tiscali.it Le vostre mail mi permetteranno di condurre questa rubrica nel miglior modo possibile.