In Liguria un direttore per 3 penitenziari e Comandanti Reparto a mezzo servizio. Denuncia del Sappe

1 gennaio 2014 | 10:38
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In Liguria un direttore per 3 penitenziari e Comandanti Reparto a mezzo servizio. Denuncia del Sappe

“Ieri, 31 dicembre, ben tre penitenziari liguri tra loro significativamente distanti – Sanremo, Genova Marassi ed Imperia – erano retti da un solo direttore, quello di Valle Armea”

“Anno nuovo, problemi vecchi per le carceri liguri. Ieri, 31 dicembre, ben tre penitenziari liguri tra loro significativamente distanti – Sanremo, Genova Marassi ed Imperia – erano retti da un solo direttore, quello di Valle Armea. Gli altri dirigenti sono in ferie o, come a Imperia, sono in attesa di essere nominati da molti mesi, da quando cioè il titolare è andato in pensione. Ma come può un direttore reggere tre penitenziari contemporaneamente, anche con caratteristiche diverse? Questo è il risultato di dieci anni di politiche regionali penitenziarie sbagliate, che hanno declassato la nostra regione ad un livello di serie B nonostante la grande professionalità e gli sforzi quotidiani dei poliziotti penitenziari e degli altri operatori. La mancanza di un punto di riferimento certo e autorevole in carcere come dovrebbe essere il direttore mina la quotidianità e l’operatività nei tre penitenziari: e fa ricadere le stratificate incapacità gestionali penitenziarie che hanno portato questo stato di cose a far ricadere disagi e disservizi sulle spalle delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria, che in carcere stanno in prima linea 24 ore al giorno”.

A denunciarlo è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, il primo e più rappresentativo dei Baschi Azzurri, per voce del segretario generale aggiunto Roberto Martinelli.

“Anche l’incarico di provveditore regionale penitenziario della Liguria è vacante e retto provvisoriamente dall’omologo della Toscana, E sotto il fronte del comando dei reparti di Polizia Penitenziaria, in Liguria c’è da anni una approssimazione spaventosa che porta ad avere Istituti gestiti a mezzo servizio e uno spreco di risorse economiche per le quali interessamento a breve la Corte dei Conti per eventuali spese ingiustificate. Il carcere di Chiavari ha il Comandante della Polizia Penitenziaria 3 giorni alla settimana: gli altri tre giorni va a fare il Comandante nella Scuola di Polizia di Cairo Montenotte, dov’è in atto un Corso di formazione per neo Agenti. E il Comandante del carcere di Pontedecimo è stato mandato in missione in quello di Savona: al suo posto c’è il Funzionario di Polizia Penitenziaria che a Marassi coordina il Nucleo Traduzioni e Piantonamenti. E fino a poco fa a Pontedecimo c’era il Comandante del carcere di La Spezia! Ma che senso hanno tutti questi provvedimenti ingiustificati di mobilità provvisoria, decisi da un provveditore penitenziario ora in pensione, se non destabilizzare i Reparti di Polizia Penitenziaria? Auspico che l’Amministrazione Penitenziaria centrale ponga attenzione a tutte queste anomalie liguri. E che lo faccia al più presto! ”.