Il 18 gennaio alla Biblioteca Aprosiana l’AssoLab StArT AM presenta una guida storico-turistica
17 gennaio 2014 | 20:34
Una guida in 300 pagine (italiano e francese), recentemente edita con il sostegno dell’Unione Europea (nell’ambito del Programma ALCOTRA 2007-2013, Piano Integrato Transfrontaliero: “Nuovo territorio da scoprire”)
Sabato 18 gennaio, alle 16 in Biblioteca Aprosiana a Ventimiglia, l’AssoLab StArT AM darà il via alle sue attività per il nuovo anno con la presentazione dell’opera "Tra Piemonte e Provenza simboli e leggende dei luoghi sacri". Si tratta di una guida bilingue in 300 pagine (italiano e francese), recentemente edita con il sostegno dell’Unione Europea (nell’ambito del Programma ALCOTRA 2007-2013, Piano
Integrato Transfrontaliero: "Nuovo territorio da scoprire"). La pubblicazione, che in quell’occasione verrà distribuita gratuitamente ai soci di StArT AM, unitamente all’ultimo numero del Quaderno annuale di Studi Storici "Intemelion", sarà presentata dai due curatori Lara Sappa e Favio Revetria. Entrambi architetti, e avvalendosi di contributi anche di altri collaboratori nella vicina Provenza, hanno lavorato in questi anni con l’obiettivo di far conoscere al grande pubblico alcuni tesori dell’arte tardo medioevale conservati in piccoli scrigni sparsi tra le Alpi meridionali e conosciuti troppo spesso solo dagli studiosi.
Integrato Transfrontaliero: "Nuovo territorio da scoprire"). La pubblicazione, che in quell’occasione verrà distribuita gratuitamente ai soci di StArT AM, unitamente all’ultimo numero del Quaderno annuale di Studi Storici "Intemelion", sarà presentata dai due curatori Lara Sappa e Favio Revetria. Entrambi architetti, e avvalendosi di contributi anche di altri collaboratori nella vicina Provenza, hanno lavorato in questi anni con l’obiettivo di far conoscere al grande pubblico alcuni tesori dell’arte tardo medioevale conservati in piccoli scrigni sparsi tra le Alpi meridionali e conosciuti troppo spesso solo dagli studiosi.
L’alta Provenza e le Alpi cuneesi presentano un gran numero di edifici di culto la cui origine risale spesso all’antichità preromana. Pratiche e simboli precristiani si celano ancora oggi in alcuni rituali religiosi. Lo stretto legame tra alcuni luoghi e la devozione a particolari santi è riconducibile alla figura del santo taumaturgo ed ai rispettivi culti che ne derivano. Tracciando così un itinerario tra
cappelle e chiese intitolate a quei santi, o in cui sono stati raffigurati, si è costruita una spettacolare galleria di immagini dove tradizioni, leggende e verità storica si fondono nelle antiche pratiche devozionali. Ed è di ciò che si darà conto in questa guida che, pur rigorosa, è destinata al grande pubblico.
L’incontro sarà introdotto da Giuseppe Palmero, direttore scientifico dell’AssoLab StArT AM"