Giuseppe Conte giovedì 23 gennaio al “Tea con l’Autore” a San Bartolomeo al Mare

21 gennaio 2014 | 13:16
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Giuseppe Conte giovedì 23 gennaio al “Tea con l’Autore” a San Bartolomeo al Mare

Conte verrà presentato da Viviana Spada, giornalista e scrittrice. “Un personaggio straordinario, una grande opportunità per la nostra piccola manifestazione, allo stesso tempo una conferma della bontà del lavoro sino ad ora svolto, sono molto entusiasta”

Giuseppe Conte è il primo degli autori della quinta edizione del "Tea con l’Autore". Giovedì 23 gennaio, ore 16.30, Biblioteca "Alfea Possavino in Delucis", il suo libro "Il male veniva dal mare" (Longanesi), in libreria dal giugno 2013, verrà presentato da Viviana Spada, giornalista e scrittrice. "Un personaggio straordinario, una grande opportunità per la nostra piccola manifestazione, allo stesso tempo una conferma della bontà del lavoro sino ad ora svolto, sono molto entusiasta", sottolinea Maria Giacinta Neglia,
Assessore alla Cultura del Comune di San Bartolomeo al Mare.

Giuseppe Conte, nato a Imperia Porto Maurizio nel 1945 da madre ligure e da  padre siciliano, frequenta ad Imperia Porto Maurizio la scuola  elementare e quella media, dimostrando presto un particolare interesse  per la geografia, l’astronomia e la musica. Frequenta il "Ginnasio-Liceo De Amicis" ad Imperia Oneglia, sviluppando i primi interessi letterari. Nel 1962 si reca a Parigi, a Londra e a Bath dove frequenta una scuola  estiva di inglese. Nel 1964, dopo aver ottenutola Maturità classica, si
 eca nuovamente a Parigi e nell’autunno si iscrive alla Facoltà di  Lettere e Filosofia presso l’Università statale di Milano dove si laurea in estetica con Gillo Dorfles nel 1968, lavorando sulla retorica  seicentesca, che diventerà l’argomento del suo primo libro. Scrive  poesie. Negli anni settanta si impone all’attenzione della critica con  due libri di poesia: Il processo di comunicazione secondo Sade (1975) e
L’ultimo aprile bianco (1979) e negli anni ottanta si cimenta con  successo anche nella narrativa (Primavera incendiata ed Equinozio  d’autunno), cui faranno seguito, nei decenni successivi, L’impero e  l’incanto (1995), Il terzo ufficiale (2002) ecc.

Nel 1994, in  ottobre, promuove a Firenze l’occupazione pacifica della Basilica di  Santa Croce con un gruppo di poeti (i capitani del "commando eroico"):  pronuncia sul sagrato di Santa Croce un discorso in cui rivendica il  primato etico e spirituale della poesia. Tra i messaggi di adesione,  quelli di Lawrence Ferlinghetti, di Mary de Rachewiltz, di Mario Luzi,  di Gao Xingjian.

Nel 1995-96 contribuisce a far sorgere il  movimento del Mitomodernismo, partecipando con il poeta Tomaso Kemeny e
lo scrittore Stefano Zecchi ed altri a letture, conferenze e viaggi. In  collaborazione con la giornalista ed illustre bizantinista Silvia
Ronchey porta poesia e mito in televisione realizzando settimanalmente  clips per ilprogramma di Rai2 "L’altra edicola". È invitato dall’Unesco a rappresentare l’Italia nel World Institute for Opera and Poetry. Nel  frattempo collabora a diverse riviste e giornali quali «Il Verri»,  «Nuova Corrente», «Sigma», «Altro versante», «La Stampa», «il Giornale», «Il Secolo XIX» ecc.

Nel 2006 vince il Premio Viareggio sezione poesia con "Ferite e rifioriture".

Ha prefato e/o tradotto opere di Walt Whitman, Adonis, Rabindranath  Tagore, Jacques Prévert, Pablo Neruda, Serge Rezvani, Juan Gelman, Juan  Uslé, William Blake, Percy Shelley, D. H. Lawrence, Victor Segalen ecc.  Ha curato diverse antologie poetiche. Ha scritto il pamphlet Lettera ai  disperati sulla primavera (2006), e opere teatrali e musicali come Boine (1986), Ungaretti fa l’amore (2000), e Nausicaa (2002).

Dopo un lungo soggiorno quindicennale a Nizza, ora vive per lo più a Sanremo.