Effetti della crisi sul turismo nostrano, l’analisi dell’ex vice sindaco Elio Novaro
“Si continua a riproporre, al turismo del fine settimana o, peggio ancora, ai vacanzieri delle festività natalizie, di capodanno ed epifania, timidi eventi che di certo non producono alcun ritorno futuro sulla città”
Un secondo motivo, però più allarmante, è rappresentato dalla staticità di iniziative locali atte a creare un valore aggiunto alla ricchezza del fattore climatico, sul quale è basata la nostra industria turistica. Infatti si continua a riproporre, al turismo del fine settimana o, peggio ancora, ai vacanzieri delle festività natalizie, di capodanno ed epifania, timidi eventi che di certo non producono alcun ritorno futuro sulla città. Eppure basterebbe osservare quanto stanno facendo nel continuo le Amministrazioni di cittadine a noi vicine. Andora, Alassio, Loano, Varazze, tanto per citarne alcune. E non si continui a dire, come scusante, che mancano le disponibilità finanziarie.
Di fatto non si vedono idee e progetti innovativi da parte sia della Amministrazione sia delle Associazioni di categoria. Non si chiede alla Amministrazione di far svolgere una miriade di eventi; bensì poche e significative manifestazioni di buon livello che possano caratterizzare la nostra cittadina e fungere da richiamo verso il popolo dei vacanzieri. Evidentemente tutta la classe politica locale, nessuna esclusa, ha ben altro a cui pensare. Il Sindaco si spreca solo nell’enunciazione di proclami di tipo elettorale, spesso contradditori. Neppure l’opposizione offre spunti sostanziosi: sia quella consiliare, sia quella dei partiti; i quali non hanno più alcuna credibilità presso l’opinione pubblica. L’unico partito che potrebbe farsi sentire attualmente è il Partito Democratico al quale, almeno a livello nazionale, Matteo Renzi ha dato una scossa di adrenalina archiviando i vecchi riti che si traducevano in discussioni chilometriche, senza risultati concreti. Peccato però, che a livello locale non si intravveda alcun Renzi.