C’è molta musica “sanremasca” nel dizionario universale della canzone
Tra el quasi 1200 pagine del dizionario, il lettore potrà anche trovare il “Tangu du Generale”, ovviamente dedicato a Modesto Valentino De Cesare, più noto ai vecchi sanremaschi come “Mudè u Generale”.
E non è la sola canzone popolare, dialettale di Sanremo a comparire nel tomo: troviamo anche “Sanremu bèla” scritta da Orlando Semiglia, e persino “U Ré da Cuixìna” del mitico “Bacì u Curnajùn”. Possibile? Ebbene sì, perché l’autore, da anni amico e collaboratore del Centro Studi Kenton (e sue emanazioni artistico-editoriali), ha voluto che il mondo musicale della cittadina ligure fosse rappresentato in questa sua opera, e segnatamente quel mondo folkloristico ed autentico che Sanremo aveva e che, insieme ad altre credenziali, può far sì che si parli di “Città della Musica”. Significativamente troviamo nel “Salvatori 2014” anche un brano come “Festopoli” di Cortopassi, inno del carnevale sanremese 1939, nonché canzoni più recenti dovute alla penna di Nicodemo Bruzzone, quali “L’amore è cieco” incisa da Stefano Piro (ex Lythium) e “I sing for me” incisa da Freddy Colt. Per ogni canzone l’autore annota le diverse incisioni, qualche verso rappresentativo, i differenti interpreti e qualche curiosità.
Il libro, davvero ricchissimo di informazioni e schede su canzoni d’ogni epoca e latitudine, sarà presentato a Sanremo il prossimo 20 febbraio nell’ambito della rassegna “Libri & Canzonette” organizzata dal Centro Studi Kenton in collaborazione con il Museo Virtuale del Disco e dello Spettacolo, ovviamente alla presenza dell’autore.