Caserma Camandone, intervento del circolo PD “Valle Dianese”

27 gennaio 2014 | 14:00
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Caserma Camandone, intervento del circolo PD “Valle Dianese”

Sarebbe bene non sprecare l’occasione che si pone adesso per recuperare alla collettività questa risorsa. Quando si parla di proprietà pubblica bisogna ricordare che i nostri Comuni riescono a malapena a fronteggiare la ordinaria manutenzione

La caserma Camandone nel tempo trascorso é sempre stata per il Dianese una discreta ed importante fonte di reddito. I militari infatti costituivano un rivoletto di denaro quanto mai benvenuto , anche se negli anni passati altri erano i cespiti di entrata più forti.
Adesso che ci sarebbe bisogno di ogni fonte di reddito , anche questa , e da tempo , si è interrotta.

Sarebbe bene non sprecare l’occasione che si pone adesso per recuperare alla collettività questa risorsa. Intanto quando si parla di proprietà pubblica bisogna realisticamente ricordare che i nostri Comuni riescono a malapena a fronteggiare la ordinaria manutenzione del territorio , come i recenti fatti hanno ampiamente dimostrato, quindi prima di caricarne le scarse forze del notevole peso della decisione di :
cosa fare della camandone-bonificare il territorio-progettare-ricostruire quanto deciso  bisogna pensare bene intanto a valutare e a provvedersi delle adeguate risorse finanziarie, in periodo di inflazione vicina allo zero e nella scarsezza di trasferimenti dallo Stato centrale. Che la Camandone debba restare in parte privata e in parte pubblica sembra una indicazione data dal buon senso ma il pericolo che incombe è il nefasto esempio del porto di Imperia. Quando si prospettano investimenti di tale portata , non si dovrebbero esprimere pareri generici ma essi dovrebbero essere appoggiati da una adeguata ricerca dei fini che si vogliono raggiungere e dei carichi finanziari conseguenti,.

Bisogna evitare ad ogni costo che la Camandone diventi un peso finanziario che le nostre già gravemente colpite comunità non potrebbero sostenere. Per accedere a trasferimenti di fondi europei, unica risorsa capace di risolvere il problema fondi , bisogna avere le idee ben chiare e magari interpellare qualcuno addentro ai finanziamenti europei. In tutti questi anni non è a mia conoscenza l’esistenza di progetti organici sull’utilizzo dell’area ,dismessa ormai già da tempo, credo che esista soltanto una tesi di laurea . Bisognerebbe partire da questo, cioè da programmi chiari per cominciare a fare politiche basate sul reale e sul possibile. Ricordo ancora che Diano Marina non ha collegamenti ferroviari con Genova e non riesce neppure a tenere agibile la strada a mare per Imperia , e questo è lo stato di fatto dell’efficenza dei nostri Comuni.

Ruggero Gottardi
Circolo Pd " Valle Dianese"