Approvata la convenzione Rai. Donzella: “Illegittima”/ AUDIO intervista al sindaco

14 gennaio 2014 | 23:22
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Approvata la convenzione Rai. Donzella: “Illegittima”/ AUDIO intervista al sindaco
Approvata la convenzione Rai. Donzella: “Illegittima”/ AUDIO intervista al sindaco
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Approvata la convenzione Rai. Donzella: “Illegittima”/ AUDIO intervista al sindaco
Approvata la convenzione Rai. Donzella: “Illegittima”/ AUDIO intervista al sindaco
Approvata la convenzione Rai. Donzella: “Illegittima”/ AUDIO intervista al sindaco

“La Rai chiede lo sfruttamento del marchio “Festival della Canzone Italiana”, una manovra che temo sia il primo passaggio verso uno spostamento del festival fuori da Sanremo”, ha dichiarato il consigliere Alessandro Sindoni

Con 15 voti favorevoli, 6 contrari (quelli della minoranza di centrosinistra) e un astenuto (il presidente del Consiglio comunale Marco Lupi, lista civica "Sanremesi", ex Lega Nord), l’Assise di Sanremo ha approvato, a tarda notte, la nuova Convenzione tra il Comune di Sanremo e la Rai, inerente il triennio 2015-2017, per l’organizzazione del Festival della Canzone Italiana.

La pratica è stata esaminata, dopo la contestata delibera di Giunta, del 20 dicembre scorso, che ne approvava la bozza e alla quale era seguito il duro intervento del presidente Lupi, che aveva definito la delibera "uno scivolone procedurale", non essendo la Giunta un organo competente, per legge, ad approvare una convenzione o una variazione della stessa.

La votazione è avvenuta alle 2 di notte, dopo quasi 5 ore di discussione. "Sicuramente – ha affermato Zoccarato, spiegando il perché dell’approvazione della bozza in Giunta – la pratica avrebbe dovuto passare prima in Consiglio comunale, ma il 19 dicembre scorso la rai ha deliberato e non c’erano più i tempi". Prosegue il sindaco: "Abbiamo condotto una trattativa forte con la Rai; abbiamo ottenuto di avere il Festival e di non perderlo ed abbiamo ottenuto anche l’anticipazione di 8,4 milioni di euro, grazie ai quali abbasseremo le tasse il prossimo anno, malgrado un governo che continua a succhiare soldi come un vampiro".

Anche tra i voti favorevoli non sono comunque mancate esternazioni critiche, come la dichiarazione di voto del capogruppo della maggioranza, Giuseppe Sbezzo Malfei: "Dò al sindaco una seconda possibilità, ma che non si ripeta più", o il commento del consigliere Massimiliano Moroni: "Le regole sono state stravolte: non posso condividere l’aspetto formale".

Dal notiziario di Radio Riviera24.it

Intervista al sindaco di Sanremo, Maurizio Zoccarato (AUDIO)

Risultati della votazione

Maurizio Zoccarato: favorevole
Marco Lupi: astenuto
Luca Lombardi: favorevole
Giuseppe Sbezzo Malfei: favorevole
Maria Luisa Gugliotta: favorevole
Elio Bossi: favorevole
Paolo Leuzzi: favorevole
Massimo Rossano: favorevole
Simone Baggioli: favorevole
Angelo Granieri: favorevole
Massimiliano Moroni: favorevole
Argentina Scaffidi: favorevole
Diana Zoccarato: favorevole
Corrado Bovio: favorevole
Nicolino Del Sole: favorevole
Gianmaria Tinelli: favorevole
Leandro Faraldi: contrario
Andrea Gorlero: contrario
Daniela Cassini: contrario
Alessandro Sindoni: contrario
Marco Musizzano: contrario
Claudio Borea: contrario

La discussione è stata è stata introdotta dal vice sindaco Claudia Lolli, che ha ricordato l’importanza del Festival di Sanremo per l’economia e l’immagine della città: ““E’ essenziale che la Rai rimanga in città a trasmettere il Festival, troppo importante per la nostra città. Da tempo siamo davanti ad una realtà nuova, che non ci piace, a cui non vorremmo adeguarci, ma che dobbiamo accettare. Per la Rai il Festival di Sanremo non è un evento irrinunciabile, come invece lo è per noi. La Rai non ricava profitti dal Festival, nel 2011 e 2012 ha subito perdite, nel 2013 ha contenuto i costi bilanciandoli con la pubblicità. Il Festival ,inoltre, è considerato da molti un baraccone costoso. Noi abbiamo bisogno della Rai, ma la Rai non credo abbia bisogno del Festival. Se la Rai avesse deciso di non trasmettere il Festival tutta la città avrebbe subito un danno gravissimo, non solo economico ma per l’immagine per la città, pensiamo ai russi che vengono a Sanremo perché la identificano con il Festival”.

Il primo intervento del sindaco Maurizio Zoccarato: “Questo è il secondo rinnovo di convenzione che porta questa amministrazione, una convenzione che ha una riduzione, di 1 milione e mezzo di euro nel 2015, 1 milione e 750 mila euro nel 2016 e 2 milioni sul terzo anno, il 2017. Abbiamo preso contatti con Mediaset, La7, ma entrambi si sono detti non interessati al Festival, Sky da parte sua ha fatto presente che il Festival della Canzone Italiana deve essere trasmesso necessariamente in chiaro. Quando Miss Italia, facendo la voce grossa, con la Rai, passò a L 7 lo share precipitò dal 30% al 10%, come conseguenza La7 rinuncerà a trasmettere Miss Italia”.

“Proprio nei giorni in cui stavamo trattando la Rai ha rinunciato ai diritti per le Olimpiadi e per la Formula 1 che erano sempre state un baluardo” – ha proseguito il sindaco – “Avevamo anche sentore che la Rai la prossima convenzione ci avrebbe dato nulla o quasi. Perché la Rai ha l’obiettivo di portare Festival negli studi di Napoli o di Roma. Oltre ad una riduzione, cosa cambia con la convenzione precedente? La possibilità di non farlo all’Ariston. Oggi l’affitto dell’Ariston può variare da 1.200.000 euro a 1.700.000 euro. Possiamo risparmiare questo affitto e spostare il Festival altrove. Abbiamo il Mercato dei Fiori e al Palafiori. In merito al Palafiori la Rai ritiene che all’interno possa esservi contenuto un teatro. La logica del Palafiori deve essere come quella del teatro di Cannes, utilizzabile non solo per una manifestazione, ma per tutto l’anno. Il teatro potrebbe inoltre avere il nome di uno sponsor”.

Zoccarato ha poi fatto riferimento alla necessità del rispetto del patto di stabilità e alle polemiche generate dal fatto che la bozza di convenzione sia stata approvata mediante una delibera di giunta del 20 dicembre 2013 senza il necessario passaggio in Consiglio Comunale
“Se non avessimo rispettato il patto avremmo messo in seria difficoltà l’Amministrazione e i cittadini” .- ha affermato Zoccarato – “Già oggi se non avessimo rispettato il patto non saremmo stati in grado di mettere a norma una scuola, di fare assunzioni, di aggiustare una fogna se si fosse rotta, preferisco assumermi la responsabilità della trattativa, del fatto di aver scavalcato il Consiglio Comunale, cosa di cui mi dispiace” – ha affermato il sindaco Zoccarato – Con questa convenzione possiamo ancora fare programmazione, in una città che vive anche grazie al Festival di Sanremo".

Massimo Donzella, primo tra i consiglieri di minoranza ad intervenire, ha stigmatizzato senza mezzi termini la convenzione, definendola “scellerata”: “Perché il sindaco di Sanremo non ha portato questa delibera in Consiglio Comunale? Perché non lo ha fatto, espropriando i diritti del Consiglio Comunale? Perché c’è un’abitudine in questa amministrazione di trattare le questioni amministrative in modo clandestino, e questa è la più importante, essendo il Festival il patrimonio più grande dei sanremesi. Questa delibera di giunta è illegittima”
“Se il Comune tratta personalmente di fronte ad un colosso come la Rai, è come mettersi di fronte al plotone di esecuzione” – ha sottolineato Massimo Donzella – “Quale autonomia, quale potere contrattuale aveva il Comune di Sanremo, che ha concluso questo contratto in stato di bisogno – una circostanza che potrebbe far rescindere lo stesso contratto – per scongiurare il fallimento? Nella convenzione è scritto che qualora salti una virgola, salta tutto. La convenzione prende in considerazione e accetta cifre decrescente, 5 milioni e mezzo nel 2015, 5 milioni e 250 mila euro nel 2016, e 5 milioni nel 2017, una tendenza verso lo zero. Quando non si rispettano le regole quello che è stato fatto è viziato sia dal punto di vista formale che sostanziale”

“Il sindaco ritiene sia corretto premiare gli amici e punire i nemici. Ha detto che il Partito Democratico ha premiato il Comune di Venezia e ha punito il Comune di Sanremo” – ha esordito il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Andrea Gorlero – “Lei questa sera sta facendo un autogol terrificante, signor sindaco, poiché avrebbe dovuto coinvolgere tutti i partiti, invece di gestire le cose per conto proprio. Ha deciso di fare l’unica cosa che poteva fare, per evitare la tremenda batosta dello sforamento del patto di stabilità, anticipando di un anno l’approvazione della convenzione. Abbiamo preso 7 milioni quest’anno che mancheranno negli anni successivi”.

“Oltre al fatto che i 7 milioni che abbiamo oggi mancheranno domani, lo sconto alla Rai di 200.000 euro, è molto grave che la convenzione impedisca al Comune di Sanremo lo sfruttamento economico del marchio, che ora è passato alla Rai” – ha fatto notare il consigliere di minoranza Alessandro Sindoni.- “Esistono due marchi registrati: il ”Festival della Canzone Italiana” e il marchio “Festival di Sanremo”; ebbene la Rai ci chiede il marchio “Festival della Canzone Italiana”, una manovra che temo sia il primo passaggio verso una delocalizzazione del festival. Dobbiamo stare molto attenti a questo passaggio, da Festival di Sanremo a Festival della Canzone Italiana, per le conseguenze negative che possono scaturirne, con un utilizzo del marchio disgiunto dalla manifestazione “Festival di Sanremo”.

”Siamo proprietari della trasmissione più vista dell’anno quindi il paragone con Miss Italia non regge, poiché si trattava di una trasmissione in crisi di ascolti”- ha sottolineato il consigliere di minoranza Daniela Cassini nel corso del suo primo intervento – “ Questa convenzione soprattutto ci espropria di un patrimonio, il marchio del Festival, per il fatto che la Rai potrà essere in grado di utilizzare la dicitura di Festival della Canzone Italiana disgiuntamente da una manifestazione da svolgersi a Sanremo”.

"Sotto l’aspetto politico posso comprendere il sindaco ma come presidente del consiglio non posso accettare la delibera che scavalca il Consiglio Comunale, sarebbe assurdo"- ha dichiarato Marco Lupi – "non voterò quindi questa pratica, poiché avrebbe dovuto passare attraverso il Consiglio Comunale, nei modi e nei tempi presenti dalla legge"

“La convenzione ha già prodotto degli effetti” – ha affermato il capogruppo di Forza Italia, Giuseppe Sbezzo Malfei – “ inoltre il documento non può essere modificato se non inficiandolo, con aggravio sulla situazione del bilancio del Comune di Sanremo, quindi mi trovo costretto a bloccare, da parte mia questo emendamento, perché non garantisce l’espletamento dei rapporti che sono ad oggi, mio malgrado, in corso”.

“Per quanto mi riguarda questa delibera è un atto unilaterale della Rai”- sostiene il consigliere di minoranza Leandro Faraldi – “La mia proposta è di sospendere la discussione, poiché ad oggi non abbiamo nessun atto ufficiale della Rai che ci autorizzi ad apportare delle modifiche, organizziamo un incontro urgente in Rai”.