Antonello Ranise su Forza Italia: “Unità del partito attorno alla leadership di Claudio Scajola”
“La leadership di Claudio Scajola è fuori discussione, potendo contare su un gruppo forte che si riconosce nella sua azione politica e che è legato a lui sul piano personale ed umano ancor prima che politico”
D’altra parte è il momento dei malpancisti e dei mestatori, né mi stupisco più di tanto: il fatto è che questa politica non ha più alcun futuro e personalmente non mi appartiene in alcun modo, né è pensabile ragionare come se ci trovassimo ancora negli anni ’80 del secolo scorso. Il ritorno a FI rappresenta una scommessa proprio in questo senso: avvicinare la gente, il “paese reale”, con i propri problemi concreti, alla politica, che solo così può avere un futuro. La nascita dei “club” sta proprio a significare il superamento di vecchie logiche di “palazzo” o di giochi di potere stile prima repubblica. Il primo dato da cui ripartire è quindi quello della partecipazione, dell’allargamento della base e nel maggior coinvolgimento dei cittadini: altro che intrighi e accordi sottobanco!
Chi non lo capisce è fuori dal tempo. C’è poi un’altra considerazione da fare: dev’essere ben chiaro che a Imperia FI e il gruppo consiliare che ne è espressione, non solo è unito, ma non è composto da “correnti” di nessun genere, così come la leadership di Claudio Scajola è fuori discussione, potendo contare su un gruppo forte che si riconosce nella sua azione politica e che è legato a lui sul piano personale ed umano ancor prima che politico. Mi rendo conto che per taluni è difficile capire certe cose, ma dovrà farsene una ragione… Né mi appassiona seguire le divisioni all’interno della maggioranza e dell’amministrazione Capacci. Che sia una compagine nata solo in termini di conquista del potere e in ottica “antiscajolana” è chiaro a tutti. Che le forze politiche che la compongono siano inconciliabili è altrettanto evidente. Se a tutto ciò si somma una buona dose di improvvisazione e di dilettantismo (per usare un eufemismo), il risultato non può che essere disastroso per la città. Altrettanto inverosimili e frutto della fantasia (in malafede) di qualcuno l’ipotesi di eventuali appoggi o “stampelle” alla giunta Capacci. Questa è fantapolitica, per giunta poco divertente. Chi ha i numeri per governare governa, chi non li ha va a casa. Per questo motivo FI farà un’opposizione ancora più stringente, e più dura se possibile, ma costruttiva, come d’altra parte dimostrano le sedute di consiglio comunale, dove è la minoranza ad essere concreta e propositiva, mentre la maggioranza si distingue per un immobilismo imbarazzante e colleziona brutte figure.
Antonello Ranise