A Taggia buoni mensa da “basic” a “top di gamma”. I consiglieri Alberghi e Arieta: “Discriminatorio”

10 gennaio 2014 | 14:52
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A Taggia buoni mensa da “basic” a “top di gamma”. I consiglieri Alberghi e Arieta: “Discriminatorio”

Che una segmentazione del prezzo dei buoni pasto in funzione del reddito fosse necessaria, può passare, ma che questa iniziativa diventasse potenziale strumento di discriminazione non è proprio ammissibile, dichiarano Massimo Alberghi e Piero Arieta

Pasto "basic"; pasto "medium"; pasto "top di gamma". Non è il menù del ristorante a bordo del Titanic, ma la classificazione in uso nelle mense scolastiche del Comune di Taggia.

Che una segmentazione del prezzo dei buoni pasto in funzione del reddito delle famiglie fosse necessaria, può anche passare, ma che questa iniziativa diventasse potenziale strumento di discriminazione non è proprio ammissibile.

I fatti: per determinare il prezzo alle famiglie dei buoni pasto sono state individuate 5 fasce corrispondenti a 5 fasce di reddito, dove la n. 5 risulta essere la fascia più alta, ormai meglio nota come "fascia V.I.P".

Non è questo il nocciolo della questione, però.

Su ogni singolo buono pasto, che viene allegramente maneggiato dai bambini, dalla cuoca ed altri, unitamente al nome dell’alunno, c’è il numero della fascia, la qual cosa rende possibile la correlazione tra il bimbo e la situazione economica della
sua famiglia, la conseguente divulgazione di tale informazione e l’ulteriore conseguente possibilità di essere schernito e magari anche discriminato. Una sorta di lettera scarlatta che la geniale trovata dell’Amministrazione Genduso cuce addosso ai bambini all’ora di pranzo. Alla faccia della privacy, del bon ton e, direi, anche di una sana e corretta digestione.

Personalmente riteniamo che non ce ne fosse proprio bisogno.

La prima classe costa mille lire – cantava De Gregori nel suo Titanic – la seconda cento, la terza dolore e spavento. L’assonanza tra questa amministrazione ed il transatlantico d’inizio "900 si fa sempre più evidente.

Mancano solo l’oceano e l’orchestra che suona, ma non è escluso che l’Assessore ci stupisca riservandoci qualche sorpresa. Magari anche solo una suonatina veloce per la fascia V.I.P. unitamente a, che so io, tagliolini all’astice e Bellavista alla
giusta temperatura una volta all’anno.

Suonava l’orchestra sul Titanic. Sappiamo tutti com’è andata a finire.

Massimo Alberghi Piero Arieta

Consiglieri comunali
Comune di Taggia