Ricostruito lo studio del Professore Fortunato Peitavino, precursore del Naturismo Eutrofologico
Scoprì che con i metodi naturali è possibile curarsi non solo dalla tubercolosi, ma anche mantenere il proprio corpo in ottime condizioni psicofisiche, attribuendo il giusto valore a tutte le cose che la natura offre
In occasione della XIII Edizione degli “Antichi Mestieri” di Isolabona, presso la “Biblioteca Ferdinando Peitavino” è stato ricostruito lo studio del Professore Fortunato Peitavino, precursore del Naturismo Eutrofologico
Breve biografia del personaggio.
Fortunato Peitavino nasce il 10 dicembre 1875 a Isolabona.
Cagionevole di salute fin dall’infanzia, non riesce a seguire un regolare corso di studi. Sceglie allora il mestiere di meccanico idraulico. Diventa ben presto padrone di un’officina a Bordighera e si dedica all’invenzione di congegni e macchine idrauliche che vengono commerciate in Italia e all’estero permettendogli di acquisire fama e un certo benessere.
La sua prima moglie si ammala di tubercolosi e muore in giovane età. Lo stesso male colpisce anche la figlia e lui stesso (la tubercolosi all’epoca era diffusa e mieteva molte vittime).
Decide allora di abbandonare l’attività di imprenditore perché respirare l’aria malsana dell’officina è per lui nocivo. Si trasferisce quindi da Bordighera in una località di sua proprietà situata a Isolabona, in val Nervia, dove preferisce dedicarsi al riposo e alla tranquillità immerso nella natura.
Prova a curarsi, ma la normale medicina farmacologica dell’epoca non ha efficaci effetti curativi contro la tubercolosi. È proprio in questo modo che Peitavino si avvicina alla scienza alla quale dedicherà poi la vita intera: il Naturismo Eutrofologico (1).
In questo angolo solitario pieno di verde e di silenzio si immerge completamente nella natura: sole, aria, acqua, terra e frutta; adotta il regime vegetariano, fa bagni d’aria, d’acqua e di sole, cammina a piedi nudi, dorme con le finestre aperte tanto d’estate che d’inverno; gusta i prodotti della terra lavorata con le sue stesse mani. Grazie a questo modo di vivere, la sua salute va migliorando progressivamente, tanto che dopo due anni non lo si riconosce più.
Riesce così a scoprire che con i metodi naturali è possibile curarsi non solo dalla tubercolosi, ma anche mantenere il proprio corpo in ottime condizioni psicofisiche, attribuendo il giusto valore a tutte le cose che la natura offre. Guarito, entra in contatto con cultori del Naturismo non solo italiani, ma anche europei (2); con questi scambia lettere per confrontare opinioni, tesi ed esperienze.
Scopre durante un viaggio in Spagna la Scuola Naturo-Trofologica, unica in Europa, fondata a Barcellona dai professori José Castro e Nicolás Capo, alla quale Peitavino si iscrive, frequentando un corso di studi di quattro anni, al termine del quale diventa professore di Naturismo Eutrofologico.
Torna quindi in Italia, dove viene autorizzato dai professori della scuola spagnola ad aprire una succursale. Qui Peitavino crea un ambiente idoneo per realizzare una Colonia naturista (3) collegata alla Scuola, ove può trasmettere le proprie conoscenze e applicarle a tutti coloro che sono interessati o che hanno necessità di guarire il corpo e purificare la mente soggiornando nella natura fatta di colori, suoni e profumi. Numerose sono le famiglie locali che mandano i loro bambini a ritemprarsi in questo luogo.
Nel libro di Peitavino “Rigenerazione Umana”, del 1934, edito da “L’eco della Riviera” di Sanremo, sono riportate le testimonianze del soggiorno di alcuni ospiti che raccontano entusiasti l’esperienza vissuta. Tra questi ricordiamo lo scrittore Italo Calvino, che è accompagnato dai genitori, noti botanici e amici di Peitavino, e da Libereso Guglielmi, tutt’oggi vivente e sempre disponibile a fare un salto nel passato per raccontare la vita nella colonia.
Il luogo è conosciuto a tal punto che spesso vi partecipano professori e dotti per tenere conferenze, dando vita quindi a una specie di “circolo culturale”.
La Scuola vera e propria funziona per corrispondenza e opera con lo stesso metodo di quella originaria di Spagna. Il corso completo è articolato in 390 lezioni; l’allievo iscritto ha diritto a ricevere le lezioni dattilografate e stampate. Al termine del corso viene conferito un diploma firmato dal prof. Castro della Scuola di Barcellona e controfirmato dal prof. Peitavino. Gli argomenti delle
lezioni coprono un campo assai vasto (malattie, studi anatomici, studi botanici, studi su alimenti ecc.), come si può vedere dall’Indice del programma del corso allegato al volume, “Rigenerazione Umana”.
Volendo diffondere le sue conoscenze, nel 1915 Peitavino fonda la rivista “La Nuova Scienza”, nella quale pubblica argomenti a sostegno del naturismo vegetariano e del metodo di cura naturale. La pubblicazione viene sospesa durante la Grande Guerra. Nel frattempo Peitavino continua ad approfondire lo studio della scienza trofologica, aggiungendo l’esperienza di diciotto anni di pratica del Naturismo-Vegetariano-Trofologico.
Spinto da molti discepoli riprende dopo alcuni anni la pubblicazione di una seconda rivista, “Salute e Longevità”, sempre con l’obiettivo primario di essere utile ai suoi simili. Questa sua intenzione altruistica lo accompagna per tutta la vita e lo sostiene anche quando si scontra con la mentalità del tempo. Successivamente, in seguito a difficoltà economiche, è costretto a cedere la rivista mantenendo però il diritto di pubblicare articoli. La sua attività continua con successo fino al momento della morte, avvenuta accidentalmente il 21 Novembre 1945 a causa di un’infezione da tetano.
NOTE
(1) Il termine “eutrofologia” (dal greco eu, buono, trophos , alimento e logos ,studio) significa “studio della buona alimentazione” in cui di primaria importanza è la legge d’incompatibilità chimica degli alimenti fra loro che è all’origine di numerosi disturbi organici.
(2) Tra i quali Louis Kuhne, primo scopritore e divulgatore della “scienza della espressione del viso”; il dr. Lahmann, discepolo di Kuhne e fondatore di un sanatorio naturista in Germania; J. Ammann, professore di botanica; il dr. Gossmans, direttore di un sanatorio nelle vicinanze di Kassel in Germania; il prof. Bilz, autore dell’opera “La Nuova Medicina Naturale” e fondatore in Germania dell’Istituto di Cura Naturale che porta il suo nome.
(3) La colonia agricola naturista è fondata nel 1911 a Prati di Gontè presso Isolabona (Imperia) per consentire a coloro che lo desiderano di studiare e praticare la scienza Naturo-Eutrofologica.