“Quando la vita ti dà mille ragioni per piangere, dimostra che hai mille ragioni per sorridere”

24 dicembre 2013 | 12:38
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“Quando la vita ti dà mille ragioni per piangere, dimostra che hai mille ragioni per sorridere”

E’ questo un prezioso antidoto al pessimismo, alla tentazione di resa davanti alle difficoltà, alle pene della vita, motivato dalla consapevolezza che: “La vita non è che la continua meraviglia di esistere”, come afferma Tagore

Il passaggio dal vecchio al nuovo anno è da sempre occasione di consuntivi e soprattutto di previsioni cariche di speranza. Come sarà il 2014 dipende fondamentalmente da cause superiori alle nostre forze e possibilità personali, ciò però non deve esimerci dall’impegno a contribuire perché possa essere un buon anno. Intanto sarebbe opportuno riflettere sul seguente pensiero di Benite Costa Rodriguez: "Quando la vita ti dà mille ragioni per piangere, dimostra che hai mille ed una ragione per sorridere”.

E’ questo un prezioso antidoto al pessimismo, alla tentazione di resa davanti alle difficoltà, alle pene della vita, motivato dalla consapevolezza che: “La vita non è che la continua meraviglia di esistere”, come afferma Tagore. La causa e la ragione di questa incessante meraviglia è che: “Dio si presenta e si dona agli uomini con una realtà e una ricchezza molto diversa, a seconda della fede, della fedeltà, della purezza che trova in ciascuno” osserva Pierre Teilhard de Chardin, il quale ricorda, quindi, come sia necessaria la disponibilità e la collaborazione umana nei confronti del progetto del Signore. Chi ha lo sguardo concentrato sulla ristretta dimensione fisica materiale e non fa affidamento sull’aiuto divino non ha prospettive concrete di speranza, vista la precaria e disastrata situazione, non solo economica, del mondo e della società. E’ dovere del cristiano pensare e agire secondo l’invito dell’apostolo Pietro (1 Lettera 3,14-17): “Sempre pronti a rendere ragione della speranza che è in noi”, e la nostra speranza è Gesù il Dio con noi, il Dio che salva. Il card. Martini esorta: “Noi cristiani siamo anche chiamati a denunciare ai nostri contemporanei la miopia di personaggi che, come Erode, si accontentano di ciò che è meno di Dio, di tutto quanto può diventare idolo”. Se entriamo nel nuovo anno con questo spirito ed atteggiamento possiamo guardare avanti con fiducia e serenità. Auguri vivissimi.


Don Giacomo Simonetti