Matteo Renzi nuovo segretario del Pd, intervento del consigliere di Cervo Luigi Elena (Pd)
Il voto di domenica ha detto che esiste una contraddizione tra l’attuale base del partito (che ha eletto Renzi 7 su 10) e la sua espressione strutturale e parlamentare, quasi tutta Dalemiana-Bersaniana-Cuperliana: è lì che ci vorrà un chiarimento rapido
Hic et nunc si cambia democraticamente Verso : Nuovo Partito Democratico
L’ elezione di Matteo Renzi a segretario del PD è una finestra che si spalanca e che farà entrare una ventata di aria fresca nelle stanze di un partito che ha bisogno di rigenerarsi, di aprirsi, di rinnovarsi (sia nella proposta politica che nella classe dirigente) e un primo passo in questa direzione Renzi lo ha già realizzato con le fresche nomine della sua segreteria e noi al loro fianco,
circolo per circolo inclusivo costruiremo con lui un Partito di Persone che Decidono.
Il voto di domenica ha detto che esiste una contraddizione tra l’attuale base del partito (che ha eletto Renzi 7 su 10) e la sua espressione strutturale e parlamentare, quasi tutta Dalemiana-Bersaniana-Cuperliana: è lì che ci vorrà un chiarimento rapido.
Lo stesso vale per molti direttivi di circoli che ricalcano la stessa espressione strutturale.
Anche loro dovranno prenderne atto, perché anche dalle loro urne il risultato delle primarie dice che c’è un’altro Partito Democratico fuori dal Partito Democratico: tutte le Persone che hanno partecipato, lo hanno proclamato con la vittoria del
segretario Renzi e la sua mozione.
Prenderne atto significa lavorare in altra direzione e mettere in atto la mozione e l’atteggiamento nei confronti di tutti gli elettori, sia iscritti che non iscritti. In questi mesi di primarie Matteo Renzi non ha fatto una battaglia contro gli altri candidati alla segreteria del Partito Democratico.
Non ha fatto una battaglia contro gli altri schieramenti, ma per un Partito Nuovo.
Ha detto quello che propone la sua mozione per il PD e per l’Italia, partendo dal presupposto che oggi solo il PD può cambiare
l’Italia.
La sua mozione democraticamente ha vinto senza se e senza ma. Ora tocca al Partito Nuovo.
Se ne prenda atto. Non è possibile attuare comportamenti diversi rispetto a quanto richiede il risultato dell’8 dicembre.
Sarebbe assolutamente controproducente e andrebbe contro la volontà di chi ha scelto di cambiare Verso.
Ora porte aperte per un PD compatto, senza correnti e spifferi. Un PD che oggi così si esprime:
"Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni "
Questo il risultato hic et nunc e democraticamente si partecipi tutti fattivamente ad attuarlo. C’è necessità di cambiamento e lo si realizza con determinazione.
Lo si realizza serenamente e coerentemente al risultato, nel rispetto di tutti quei cittadini che hanno creduto nelle primarie del PD e votando quel risultato lo hanno determinato.
Un PD che con le primarie, cui hanno partecipato circa tre milioni di persone, ha l’obbligo di confermarsi tale, compatto e realista di una nuova situazione e stagione politica.
Un PD di persone che partecipa, si appassiona, discute, propone e concorre a realizzare profonde riforme in ogni campo.
I cittadini vincono quando partecipano fattivamente alla costruzione e alla scelte delle idee.
Le primarie libere e aperte anche ai non iscritti sono diventate uno straordinario referendum sul futuro del Paese, non solo del PD. Ecco un altro importante risultato.
Cittadini che continueranno a contare anche dopo le primarie. Questo è il verdetto dell’8 dicembre.
Questo è lo spazio politico aperto. Queste sono le primarie.
Un PD che include, che non ti chiede da dove vieni ma dove vuoi andare.
Un PD che non è la somma e la continuazione dei partiti del passato.
Un PD che non vive solo delle glorie, le rispetta, ma punta a quelle nuove.
Questo è il nuovo Partito Democratico. Hic et nunc si cambia democraticamente Verso.
Luigi Diego Elena
Consigliere PD di Cervo IM