Domenica 29 dicembre nella chiesa di San Siro prosegue il ciclo di concerti “Cum novo cantico”

28 dicembre 2013 | 14:50
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Domenica 29 dicembre nella chiesa di San Siro prosegue il ciclo di concerti “Cum novo cantico”

Il Coro, quest’anno, ha dato particolare spazio a Sergeij Rachmaninov, compositore e pianista russo, di cui esegue due pezzi sacri di profondo e raro intimismo, e a Wolfgang A. Mozart, un autore molto amato dal coro tutto

Domenica 29 dicembre, alle ore 16 nella chiesa di San Siro prosegue il ciclo di concerti dal titolo “Cum novo cantico”, che il Coro Musica Nova esegue nelle chiese della città con il patrocinio dell’Assessorato al Turismo del comune di Sanremo.
Il coro quest’anno, nell’ambito di detti concerti, ha dato particolare spazio a Sergeij Rachmaninov, compositore e pianista russo, di cui esegue due pezzi sacri di profondo e raro intimismo, e a Wolfgang A. Mozart, un autore molto amato dal coro tutto poiché, con la sua innata predisposizione alla gioia, sembra corrispondere, naturalmente con tutti i limiti del caso, al sentimento appassionato, allegro e ilare con cui il coro si avvicina ai grandi maestri della musica universale.

I due pezzi mozartiani che il coro esegue sono molto diversi per sonorità: uno, “Laudate Dominum”, è tratto dai Vesprae solemnes de confessore, un pezzo di un incanto che lascia senza fiato per il contrasto tra la soavità introdotta dal soprano solista, cui risponde la solennità dell’ingresso e della parte per coro, che vanno poi a spegnersi insieme in un sospiro di delicata bellezza; l’altro, “Jubilate Deo”, che esprime la lode a Dio nel miglior solco della musica del genio austriaco, e cioè con una gaiezza e una luminosità che sembrano rispecchiare sempre una fede pura, incontaminata e priva di dubbi.

Il concerto del coro Musica Nova, ricco e multiforme nella sua proposta, offrirà poi alcuni brani tradizionali natalizi, accenni alla musica medievale e alla cultura afroamericana del gospel; il tutto come sempre animato dalla grande passione che unisce questo ensemble di non professionisti, che ha però raggiunto un ottimo livello di tecnica e di espressività, grazie al tenace e faticoso lavoro compiuto negli ultimi anni insieme al suo direttore e maestro Paolo Caravati.