Domenica 29 dicembre nella chiesa di San Siro prosegue il ciclo di concerti “Cum novo cantico”
Il Coro, quest’anno, ha dato particolare spazio a Sergeij Rachmaninov, compositore e pianista russo, di cui esegue due pezzi sacri di profondo e raro intimismo, e a Wolfgang A. Mozart, un autore molto amato dal coro tutto
Il coro quest’anno, nell’ambito di detti concerti, ha dato particolare spazio a Sergeij Rachmaninov, compositore e pianista russo, di cui esegue due pezzi sacri di profondo e raro intimismo, e a Wolfgang A. Mozart, un autore molto amato dal coro tutto poiché, con la sua innata predisposizione alla gioia, sembra corrispondere, naturalmente con tutti i limiti del caso, al sentimento appassionato, allegro e ilare con cui il coro si avvicina ai grandi maestri della musica universale.
I due pezzi mozartiani che il coro esegue sono molto diversi per sonorità: uno, “Laudate Dominum”, è tratto dai Vesprae solemnes de confessore, un pezzo di un incanto che lascia senza fiato per il contrasto tra la soavità introdotta dal soprano solista, cui risponde la solennità dell’ingresso e della parte per coro, che vanno poi a spegnersi insieme in un sospiro di delicata bellezza; l’altro, “Jubilate Deo”, che esprime la lode a Dio nel miglior solco della musica del genio austriaco, e cioè con una gaiezza e una luminosità che sembrano rispecchiare sempre una fede pura, incontaminata e priva di dubbi.
Il concerto del coro Musica Nova, ricco e multiforme nella sua proposta, offrirà poi alcuni brani tradizionali natalizi, accenni alla musica medievale e alla cultura afroamericana del gospel; il tutto come sempre animato dalla grande passione che unisce questo ensemble di non professionisti, che ha però raggiunto un ottimo livello di tecnica e di espressività, grazie al tenace e faticoso lavoro compiuto negli ultimi anni insieme al suo direttore e maestro Paolo Caravati.