VII Biennale Europea delle PAl |
Economia e Lavoro
/
Sanremo e dintorni
/

Dies Palmarum: un rizotrone per osservare le radici della palma

6 dicembre 2013 | 15:08
Share0
Dies Palmarum: un rizotrone per osservare le radici della palma
Dies Palmarum: un rizotrone per osservare le radici della palma
Dies Palmarum: un rizotrone per osservare le radici della palma
Dies Palmarum: un rizotrone per osservare le radici della palma

Una camera sotterranea appositamente costruita ai piedi di una palma,una straordinaria occasione per vedere la pianta dalla parte delle radici.

Biomeccanica, dimostrazioni in campo e genetica sono i temi della seconda giornata di studi della VII Biennale europea delle Palme. Ad aprire i lavori questa mattina sono stati i francesi dell’Istituto CIRAD di Montpellier, partner del Centro Studi e Ricerche per le Palme, che hanno aggiornato ricercatori, tecnici e addetti sulle attività svolte nell’ambito del progetto euromediterraneo 3+3 MOCAF sulla modellizzazione della palma da datteri, gli aspetti fogliari e floreali e di crescita e di espansione dell’apparato radicale. Successivamente sono stati presentati i primi risultati sulla correlazione tomografica tra indagine strumentale e proprietà biomeccanica della palma nell’ambito del progetto PALMIS.

Marcello Storace del Servizio Fitosanitario della Regione Liguria è intervenuto, invece, per fare il punto sull’infestazione di Punteruolo rosso, il coleottero che da qualche mese ha seriamente danneggiato il patrimonio palmicolo della città di Sanremo. Una minaccia grave – ha sottolineato – che è necessario contrastare fin dai primi segnali. ‘La nostra regione – ha dichiarato – è stata seriamente colpita tardi, soprattutto Sanremo, rispetto ad esempio al sud Italia e alle regioni del centro’.

In tarda mattinata i partecipanti al convegno si sono spostati nel giardino sottostante Villa Ormond per alcune dimostrazioni in campo. A ‘catturare’ l’attenzione è stato il rizotrone, una camera sotterranea appositamente costruita ai piedi di una palma,una
straordinaria occasione per vedere la pianta dalla parte delle radici. Nell’ambito del progetto internazionale ‘3+3 MOCAF’, il CSRP come partner italiano ha realizzato un ambiente attraverso il quale ricercatori possono seguire, osservandola attraverso una parte
in vetro, la dinamica di crescita delle radici. Questo innovativo punto si osservazione apre nuovi orizzonti sulla conoscenza degli sviluppi radicali e trova applicazione nei progetti di modellizzazione di crescita delle piante il cui utilizzo diventa importante nella definizione delle tecniche culturali e d’impianto dei nuovi palmeti nelle zone fenicicole. Analoghe osservazioni sono in corso in Tunisia, Marocco e Algeria.

Per i giardinieri e i tecnici è stata predisposta una dimostrazione di ‘potatura su bicicletta’ ad opera della cooperativa Il Cammino, sponsor della VII Biennale Europea delle Palme, e José Plumed Sancho, tecnico specialista del Jardín Botánico de Valencia. Ingegneri e ricercatori hanno presentato le nuove tecniche di trazione controllata applicate alle palme in ambiente urbano per definire parametri atti a individuare la propensione al cedimento di grandi esemplari. La dimostrazione si inserisce nel progetto PALMIS che vede coinvolta l’Università di Ingegneria e Biomeccanica di Pisa. La ricerca evolve verso un nuovo metodo di valutazione di stabilità specifico per le palme per garantire una maggiore sicurezza negli ambienti urbani. Altrettanto interessante è risultata la strumentazione d’avanguardia relativa alla visualizzazione della stabilità delle piante, in particolare il Tomografo sonico, apparecchio che consente di vedere all’interno delle piante e fotografarne lo stato di ‘benessere’. La cooperativa STRADE ha effettuato una visita guidata aperta a tutti alla scoperta dei gioielli botanici di Villa Ormond, mentre un gruppo di esperti del CSRP in collaborazione con la Famija Sanremasca ha eseguito un intervento di legatura delle palme, al fine di spiegare come si ottengono le foglie di parmureli, che ogni anno vengono confezionati e consegnati in Vaticano per la domenica delle palme. L’operazione di legatura completa ‘in campo’ la sezione espositiva di palmureli, prodotto dell’artigianato religioso della Riviera di Ponente, presenti all’interno della mostra Intrecci di Palme, Intrecci di Culture, aperta al pubblico fino a domani a Villa Ormond.

I lavori proseguiranno questo pomeriggio con interventi dedicati alla genetica: tra gli argomenti in programma spiccano la diversificazione genetica e sessuale delle palme, la caratterizzazione molecolare di popolazioni naturali, lo sviluppo di una chiave di identificazione genetica delle varietà attraverso marcatori molecolari e l’origine genetica delle palme della Liguria di Ponente.