“Case dell’acqua”, relazioni tra Amablue e servizi idrici: intervento di “Sanremo Sostenibile”

23 dicembre 2013 | 13:15
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“Case dell’acqua”, relazioni tra Amablue e servizi idrici: intervento di “Sanremo Sostenibile”

“Un meccanismo di “controllori” che controllano sé stessi. Quindi non si stupiscano i nostri consiglieri comunali perché alla domanda “cosa c’entra AmaBlue con l’acqua?” la risposta non può che essere: “c’entra, c’entra”, scrive “Sanremo Sostenibile

"Sanremo Sostenibile" interviene in merito alla discussione sull’approvazione del regolamento inerente alle cosiddette "case dell’acqua". svoltasi nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale di Sanremo, giovedì 19 dicembre, che ha visto l’intervento di diversi consiglieri comunlia che domandavano quale legame ci fosse tra la società AmaBlue e l’erogazione di servizi idrici.

"Ci stupisce che il Consiglio Comunale si stupisca! Già pochi giorni dopo l’annuncio roboante della nascita di AmaBlue avevamo segnalato alcune “relazioni pericolose”. Come al solito, inascoltati" – scrive Sanremo Sostenibile – " Per saperne di più, sono sufficienti alcune visure camerali e si scoprirà il classico meccanismo a “scatole cinesi”: la nuova società che dovrebbe gestire Energia e Gas è saldamente controllata dal “re dell’acqua” della Provincia di Savona, Camillo Enrile. AmaBlue s.r.l. è infatti di proprietà di due società: Bluenergy Nordovest s.r.l. e SE.I.D.A. s.r.l. che detiene la quota maggioritaria. Ma, cominciando ad aprire le scatole cinesi, si scopre che la quota maggioritaria di SEIDA è detenuta da I.L.C.E. s.p.a. che è al 100% di proprietà di Società Ligure Acquedotti. Ma chi detiene il 49% di Società Ligure Acquedotti? Direttamente l’Ing. Enrile. E il restante 51%? E’ della società Acquedotto di San Lazzaro, anch’essa di proprietà diretta dI Camillo Enrile per il 69%"

"Se poi si procede con una veloce analisi degli organi societari e di controllo" – prosegue Sanremo Sostenibile  – "si rileva come vi sia un classico intreccio di cariche e un meccanismo di “controllori” che controllano sé stessi. Quindi non si stupiscano più di tanto i nostri consiglieri comunali perché alla domanda “cosa c’entra AmaBlue con l’acqua?” la risposta non può che essere: “c’entra, c’entra…”.

"Se invece non stupisce nessuno all’interno del mondo istituzionale, la pronta replica dell’Ammnistratore Unico di Amaie, il quale rivendica l’autonomia delle scelte aziendali, per sottrarle alle “ingerenze” del Consiglio comunale, vogliamo noi ribadire con forza che, essendo Amaie una spa interamente partecipata dal Comune di Sanremo, le sue scelte strategiche non sono solamente affari del Consiglio Comunale, ma della città intera", conclude "Sanremo Sostenibile".