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Casa di appuntamenti in via Amendola, a processo donna 58enne di Imperia

16 dicembre 2013 | 13:52
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Casa di appuntamenti in via Amendola, a processo donna 58enne di Imperia

La linea difensiva è improntata sul fatto che i rapporti tra la Bianchimani e due ragazze coinquiline riguardassero solo la divisione delle spese di “gestione”, ovvero l’affitto e gli annunci pubblicitari sui giornali

Si è aperto, stamani, in tribunale a Imperia, davanti al giudice Anna Bonsignorio e al pm Alessandro Bogliolo, il processo in rito immediato – procedura richiesta dal pm – che vede sul banco degli imputati Elena Bianchimani, 58 anni, imperiese, accusata di avere organizzato una casa di appuntamenti, in un appartamento di via Amendola ad Oneglia, di cui la donna era titolare del contratto di affitto insieme ad una coinquilina. Deve rispondere di sfruttamento della prostituzione.

I fatti risalgono al periodo tra gennaio e maggio 2013, quando una perquisizione dei carabinieri, effettuata dopo una serie di appostamenti ed intercettazioni telefoniche, ha posto fine all’attività, che vede coinvolte (come eventuali parti offese), oltre alla Bianchimani, anche due ragazze provenienti dall’Europa dell’Est che condividevano l’appartamento di via Amendola.

Nelle scorse settimane sono stati ascoltati dai Carabinieri alcuni clienti che hanno riconosciuto come la Bianchimani effettuasse soltanto massaggi.

La linea difensiva è improntata sul fatto che i rapporti che intercorrevano tra lei e le due ragazze riguardavano soltanto la divisione delle spese di “gestione”, che venivano suddivise fra le tre occupanti dell’appartamento: la Bianchimani avrebbe provveduto alle spese abitative e le due ragazze alle spese “pubblicitarie”, ovvero gli annunci sul giornale. Le due ragazze saranno ascoltate come testimoni nel corso della prossima udienza, che è stata rinviata al 4 febbraio 2014 per assegnare ad un perito l’incarico di trascrivere alcune intercettazioni telefoniche rilevanti ai fini dell’indagine.

Elena Bianchimani è difesa dagli avvocati Mario Tropini e Sandro Lombardi.