Ancora Tares, Nocentini coordinatore di Fare Imperia risponde a Grosso e Servalli
“Volete davvero aumentare ulteriormente il debito che già oggi pende sul capo dei nostri figli e nipoti?”
Mi ha assai meravigliato l’intervento odierno di Gianfranco Grosso sulla Tares. Personalmente, come già precedentemente dichiarato, ritengo sia stato alle ultime elezioni amministrative assieme a Casano de La Svolta un candidato sindaco capace ed efficace. Ma con l’obiettività e il garbo che in precedenza ci sono state riconosciute da maggioranza e opposizione mi permetto di farle osservare quanto segue. L’articolo suo odierno denota un ritorno alle origini e cioè al non mettere i Cittadini in primo piano. Basta parlare in politichese dell’Europa e delle altre istituzioni, di chi cerca visibilità o meno, di chi ha sbagliato prima o di chi ha sbagliato dopo. Affrontiamo concretamente i problemi oggi. Cosa può fare la politica cittadina per i suoi amministrati nonostante la legge nazionale sulla Tares? Può eliminare gli sprechi e utilizzare i danari risparmiati per alleggerire il carico fiscale complessivo sui Cittadini, a partire dalle famiglie, pensionati e attività produttive.
Non c’è nulla di cui sorprendersi, altri comuni lo hanno fatto. E’ inammissibile spendere fior di quattrini per incarichi esterni quando in
comune ci sono risorse pagate profumatamente in sovrabbondanza, vedi incarico esterno per la gestione dell’appalto Tradeco, ecc. E’ ovvio che bisogna abbassare le tasse a chi produce e crea occupazione, ma facciamolo veramente e finalmente. Il resto viene dopo. Per farlo bisogna abbattere gli sprechi, e non fare ulteriori debiti pubblici come la sua parte politica chiede! Vuole davvero lei aumentare ulteriormente il debito che già oggi pende sul capo dei nostri figli e nipoti?
Contrariamente a quanto afferma la maggioranza non basta intervenire sul peso della Tares verso le piccole partite iva, occorre intervenire anche verso le bollette dei cittadini comuni, altrettanto socialmente devastanti. Ci era piaciuto molto il vostro intervento in consiglio comunale affinché una parte delle riserve venisse destinata a 18 famiglie veramente allo stremo. Che fine ha fatto quella proposta? La civiltà di un Paese si misura dalla capacità di dare aiuto a chi resta indietro, a chi non ce la fa, sopratutto nei momenti di difficoltà come quello attuale. Il nostro auspicio, con molta umiltà, è che maggioranza e opposizione si rimbocchino le maniche e diano finalmente risposte concrete ai bisogni reali dei cittadini. Basta chiacchere.
Marco Nocentini
Coordinatore del Comitato FARE Imperia