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Violazione di sigilli durante verifica fiscale, assolti architetti sanremesi Allione e Bregliano

27 novembre 2013 | 13:47
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Violazione di sigilli durante verifica fiscale, assolti architetti sanremesi Allione e Bregliano
Violazione di sigilli durante verifica fiscale, assolti architetti sanremesi Allione e Bregliano
Violazione di sigilli durante verifica fiscale, assolti architetti sanremesi Allione e Bregliano

Gli avvocati difensori hanno evidenziato come il rapporto di amicizia che intercorreva tra i due professionistii, rendesse plausibile il fatto che Bregliano potesse entrare liberamente e distrattamente nella stanza posta sotto sequestro

Si è concluso con un’assoluzione il processo ad Imperia davanti al giudice monocratico Grazia Leopardi e al pm Roberto Cavallone che vedeva sul banco degli imputati per violazione dei sigilli l’architetto sanremese Franco Allione in concorso con il collaboratore Danilo Bregliano. I fatti risalgono al 2006: i militari della Guardia di Finanza avevano posto sotto sigillo alcuni locali di un studio sanremese di pluriprofessionisti. In base alla ricostruzione dei fatti, Danilo Bregliano entrò nella stanza posta sotto sequestro, poiché non notò un cartello recante la scritta a penna “Non entrare” ed aprì – involontariamente e distrattamente – una busta con un sigillo della Guardia di Finanza, ritenendola corrispondenza ordinaria. Resosi quasi subito conto dell’errore, Bregliano chiamò la Guardia di Finanza per riferire quanto accaduto.

Gli avvocati difensori, Vincenzo Icardi per Franco Allione e Fabrizio Spigarelli per Danilo Bregliano, hanno evidenziato come rapporto di cortesia e di amicizia –  che includeva la possibilità che i due professionisti potessero scherzare tra loro – che intercorreva tra gli imputati, rendesse plausibile il fatto che Bregliano potesse entrare tranquillamente nella stanza posta sotto sequestro, senza dare troppa importanza ad un cartello scritto a penna. A questo si aggiunge il fatto che Bregliano chiamò immediatamente la Guardia di Finanza non appena si rese conto dell’involontaria effrazione.