Tares ad Imperia |
Imperia
/
Politica
/

Tutti ne parlano ma non sembra che qualcuno voglia ridurla

30 novembre 2013 | 14:11
Share0
Tutti ne parlano ma non sembra che qualcuno voglia ridurla

Continua il walzer di accuse più o meno velate fra opposizione e maggioranza, con l’unico risultato che, al momento, a rimetterci è il cittadino

"L’Amministrazione Capacci, con gli Assessori Abbo e Fresia in testa, deve assumersi tutta la responsabilità degli aumenti pazzi della TARES e non può nascondersi dietro al Commissario.
Apprendo dagli organi di stampa che l’Assessore Abbo avrebbe replicato ai Commercianti, giustamente furiosi per le cartelle abnormi a loro notificate in questi giorni, che le tariffe sarebbero state stabilite dal Commissario, ma tace il fatto che l’Amministrazine ben avrebbe potuto modificarle entro il 30.11.2013, cioè entro oggi.
L’Art. 8 c. 1 del DL 31.8.2013 n 102, che ha prorogato al 30.11.2013 il termine per l’approvazione del bilancio preventivo degli Enti Locali, giá stabilito sino al 30.6.2013, ha conseguentemente differito a tale data anche il termine per la modifica delle tariffe TARES. L’Amminstrazione Capacci, però, che giá al suo insediamento in giugno non aveva ritenuto di modificare quanto il Commissario aveva stabilito al riguardo (e ben avrebbe potuto farlo allora entro il termine del 30.6.2013, se lo avesse considerato una priorità, cosa che evidentemente non è!) dall’1.9.2013 era stata rimessa in termini dal DL n. 102/2013, come sopra ho detto.
Nell’ultimo Consiglio Comunale ho fatto presente all’Assessore Abbo che sotto all’aumento TARES lui ci stava mettendo la firma proprio perché, avendone la possibilità, non aveva rimodulato le tariffe: non mi ha neppure risposto.
E’ evidente che la "stangata" non è casuale, ma voluta, così come lo è la scelta di far pagare il folle aumento a commercianti e famiglie con più di 4 persone in appartamento di 100 mq (cioè alle famiglie numerose) e di sollevare, invece, banche (forse il padre del Sindaco può essere interessato…) e grandi supermercati e "single".
Del resto l’Amministrazine si ritroverebbe – se i cittadini riuscissero a pagare, però – un bel tesoretto da gestire. Non credo che due Assessori competenti,  preparati e laureati, come lo sono Abbo e Fresia, non sapessero che c’era la possibilità di cambiare le tariffe – non potevano non sapere – mi pare evidente, invece, che questa situazione sia voluta, sia il frutto di una precisa scelta politica che, poi, per comodo si cerca di attribuire ad altri, cosa che non è.
L’atto di forza del Sindaco che oggi, con l’ausilio della Polizia Municipale di cui è a capo, reprime la manifestazione dei commercianti – non curante del fatto che protestano perché l’importo della TARES è insostenibile e non hanno la possibilità di pagarlo – è il chiaro sintomo di amministrazione lontana, aristocratica, sorda ed infastidita dalle richieste di chi cerca di lavorare e mantenere aperta la propria attività con molta fatica in questo momento di crisi.
L’ho già detto al Sindaco altre volte che lui è troppo chic e che, quando manca il pane, non ci sono neppure le brioches!

Piera Poillucci
Capogruppo Forza Italia