Psicologo risponde: “L’autoipnosi: uno strumento da conoscere meglio”

L’ipnosi, autoindotta o etero indotta non fa alcuna differenza, è il processo con il quel viene indotto un particolare “stato mentale”. Per comprendere meglio questa definizione è opportuno esaminare due altri “stati mentali”
Buongiorno a tutti,
nelle ultime puntate abbiamo conosciuto meglio alcuni strumenti (“mindfulness” e “coerenza cardiaca” ) che possono svolgere un’importante funzione nella regolazione dello stress.
In questa puntata introdurremo un altro metodo, altrettanto efficace, che può essere utilizzato sia per la gestione dello stress che per raggiungere altri obiettivi: l’autoipnosi.
Per comprendere il significato e la portata di questo importante strumento dobbiamo partire dal concetto di ipnosi, per poi passare ad una descrizione del funzionamento e dell’utilizzo dell’autoipnosi.
Spesso quando si sente pronunciare la parola “ipnosi”, e ancor di più “autoipnosi”, si rimane un po’ disorientati. C’è sempre un mix di interesse e curiosità, associato tuttavia, ad un po’ di timore di venir manipolati.
Queste reazioni sono dovute in gran parte all’uso che è stato proposto negli anni addietro al grande pubblico, negli spettacoli televisivi e in varie forme di esibizioni. E infatti l’ipnosi è nota alla maggior parte delle persone per la spettacolarizzazione che ne è stata fatta, lasciando passare l’idea che un ipnotizzatore possa indurre nel suo interlocutore, qualsiasi tipo di comportamento. E, comprensibilmente, molti di noi ne hanno ricavato l’idea che è meglio stare lontani da uno strumento potenzialmente così “pericoloso”.
In realtà le cose non stanno proprio così, o meglio, non stanno solo così.
L’ipnosi è sicuramente uno strumento molto potente, ma è l’uso che ne viene fatto a farlo diventare più o meno “pericoloso”. Ma lo stesso ragionamento vale per molte altre tecniche che agiscono sulla nostra mente e sul nostro corpo.
L’Ipnosi, sia essa autoindotta (autoipnosi) o provocata da altri (eteroipnosi) non è una panacea.
Non ci permette di diventare eccezionali in tutto quello che facciamo. È “solo” un modo per attingere a tutte le energie che giacciono dentro di noi, in quella parte di noi stessi che comunemente viene chiamata “inconscio”.
Attingendo a tali energie possiamo esprimere tutto il nostro potenziale. Questo non significa che riusciremo a fare cose che non sono alla nostra portata, ma che potremo, molto probabilmente, fare meglio di quello che stiamo facendo oggi.
L’ipnosi e l’autoipnosi possono essere convenientemente adoperate per molteplici scopi, che nella prossima puntata proveremo a definire meglio: raggiungere uno stato di rilassamento, indurre dei fenomeni di “distorsione temporale”, aumentare la fiducia in se stessi, aumentare le proprie prestazione nello sport, migliorare il proprio rendimento scolastico.
Definire con chiarezza cos’è l’ipnosi non è semplice e risulta spesso più comprensibile descrivere gli effetti che ha su di noi. L’ipnosi, autoindotta o etero indotta non fa alcuna differenza, è il processo con il quel viene indotto un particolare “stato mentale”. Per comprendere meglio questa definizione è opportuno dapprima esaminare due altri “stati mentali”, e precisamente lo stato di veglia e quello di sonno. Tutti noi ci rendiamo ben conto delle differenze tra questi due momenti, e siamo consapevoli che tra lo stato di sonno profondo e i momenti in cui siamo pienamente svegli, ci sono tutta una serie di altri stati di coscienza in cui siamo più o meno “svegli” e consapevoli di ciò che ci accade.
L’ipnosi, o meglio, la trance ipnotica può esser definita come uno di questi stati intermedi
Ai fini del nostro argomento dobbiamo ricordare che lo stato ipnotico può essere raggiunto anche in maniera autonoma, cioè senza nessuno che ci ipnotizza, sciogliendo, in tal modo, tutti i dubbi che qualcuno potrebbe nutrire circa la serietà e la preparazione della persona che dovrebbe ipnotizzarci.
Nella prossima puntata presenteremo le modalità con le quali è possibile auto indurci uno stato ipnotico e spiegheremo in che modo l’autoipnosi può aiutarci in molti campi della nostra vita.
Per tutti coloro che ne volessero approfondire l’argomento consiglio di leggere il libro “ La Tecnica dell’Autoipnosi” di Ronald Shone, Edizioni Astrolabio.
Vi invito a continuare a scrivermi all’indirizzo sandro.brezzo@tiscali.it Le vostre mail mi permetteranno di condurre questa rubrica nel miglior modo possibile.
Sandro Brezzo