“Nel tempo dei lupi”, nuovo libro di Giacomo Revelli, in programma tre presentazioni

Racconta una storia che non è ancora accaduta in alta Valle Argentina, a Realdo, tra la provincia di Imperia e quella di Cuneo, tra i comuni di Triora e quello francese di Briga, tra l’Italia e la Francia; i confini da varcare in questo romanzo sono molti
"Nel tempo dei lupi", nuovo libro di Giacomo Revelli, racconta una storia che non è ancora accaduta in alta Valle Argentina, a Realdo, tra la provincia di Imperia e quella di Cuneo, tra i comuni di Triora e quello francese di Briga, tra l’Italia e la Francia; i confini da varcare in questo romanzo sono molti.
Questa la trama:
Guido, un tecnico installatore di antenne per cellulari, viene spedito a montare un’antenna a Realdo, in una zona che tuttora non è coperta dal segnale.
Uomo di oggi, sposato, un figlio, torinese, Guido si troverà ad affrontare le difficoltà di un luogo in cui i ritmi di vita invece sono ancora quelli di molti anni fa, dove si vive ancora senza tecnologia, dove si è sempre vissuto così.
Per trovare il luogo giusto dovrà abbandonare il navigatore satellitare e chiedere aiuto ad uno degli ultimi pastori brigaschi, una categoria la cui esistenza si perde nei tempi, gravemente condizionata dalla spartizione dei confini nell’ultima guerra.
Verrà a contatto con una lingua nuova, il brigasco, con un ambiente, un clima, spesso ostili e una cultura per lui aliena.
Il pastore lo aiuterà finchè non verrà distratto da un problema per lui ben più grande: la presenza di un lupo. I lupi sono infatti tornati ad abitare quelle zone.
"Nel tempo dei lupi" è stato tra i finalisti del premio "La Giara" della Rai.
L’editore, Pentagora, è un’esperienza giovane, nata da poco ma con un catalogo di saggi e romanzi attenti al territorio e all’antropologia dei luoghi.
Queste le presentazioni:
– Mercoledì 20 novembre ore 18 a Genova, libreria Feltrinelli, assieme a Laura Guglielmi di Mentelocale
– Venerdì 29 novembre ore 17 a Sanremo, biblioteca
– Sabato 21 dicembre ore 17 ad Arma di Taggia, con Nicola Farina, autore del documentario "E ci si ritrova dall’altra parte"