Minacciò agenti con coltellino fatto in carcere: 23enne non imputabile ma socialmente pericoloso

15 novembre 2013 | 11:57
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Minacciò agenti con coltellino fatto in carcere: 23enne non imputabile ma socialmente pericoloso

Nell’agosto scorso, con un coltellino artigianale (realizzato con una forchetta e una lametta), realizzato in carcere a Sanremo, minacciò alcuni agenti della polizia penitenziaria, che volevano ricondurlo dalla doccia alla cella

Il giudice monocratico Paolo Luppi, di Imperia, ha dichiarato il non luogo a procedere, per l’impossibilità dell’imputato di stare a giudizio, nei confronti del cittadino francese di 23 anni, Serge Ferrant Arthaud, di Lione, con precedenti per minacce, furto e porto abusivo di armi, accusato in questo caso di resistenza a pubblico ufficiale, per aver minacciato, nell’agosto scorso, con un coltellino artigianale (realizzato con una forchetta e una lametta), realizzato in carcere a Sanremo, alcuni agenti della polizia penitenziaria, che volevano ricondurlo dalla doccia alla cella.

Il giovane, a fronte di una perizia psichiatrica che ne mette in luce le gravi turbe psichiche, è stato dichiarato totalmente incapace di intendere e di volere e di stare in giudizio. Ma non è tutto. E’ stato anche dichiarato socialmente pericoloso e nei suoi confronti verranno adottate misure di sicurezza specifiche.

Il giovane, dopo essere stato arrestato una prima volta, il 16 maggio 2013, a Ventimiglia, sorpreso dai carabinieri nel tentativo di rubare all’interno del ristorante San Giuseppe (dopo aver infranto con un’ascia da boscaiolo il vetro di una finestra); il 17 maggio 2013, dopo essere stato rimesso in libertà ha deciso di pranzare in un ristorante del lungomare ventimigliese, senza pagare e minacciando di picchiare la titolare. Quindi, per lui sono di nuovo scattate le manette.

Un modo un po’ insolito per festeggiare la scarcerazione. Il giudice, visto il suo comportamento ed esprimendo forti dubbi sulla sua capacità di intendere e di volere, ha deciso di sottoporlo a una perizia.

Il giovane, che in Francia ha precedenti per lesioni, ha anche rubato dal ristorante un coltello da cucina e per questo motivo deve rispondere ancora una volta di porto abusivo di arma bianca, oltre che di insolvenza fraudolenta e minacce aggravate. Comparso, il 17 maggio, in tribunale per la direttissima, il giudice lo aveva scarcerato, disponendo come misura quella della vigilanza dei carabinieri.

Subito dopo essere tornato in libertà Serge è andato al ristorante, mangiando un pranzo completo, dall’antipasto al dessert. Al momento di saldare, alla titolare ha risposto: "Io non pago" ed ha fatto cenno di andarsene, lei lo ha ripreso e lui l’ha minacciata. Oggi, il nuovo processo per direttissima.