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Meeting del Lions Club Sanremo Host, “L’arte e il piacere della tavola”

16 novembre 2013 | 11:17
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Meeting del Lions Club Sanremo Host, “L’arte e il piacere della tavola”
Meeting del Lions Club Sanremo Host, “L’arte e il piacere della tavola”
Meeting del Lions Club Sanremo Host, “L’arte e il piacere della tavola”
Meeting del Lions Club Sanremo Host, “L’arte e il piacere della tavola”

Con ospiti alle lampade il Cav. Uff. Mario Petrucci ed il Gmr Gianfranco Tavanti. Mario Petrucci in particolare ha fornito agli astanti un vero e proprio vademecum sulla genesi, evoluzione ed attualità dei nostri compagni di tavola

Il nuovo corso delineato dal Presidente del Lions Club Sanremo Host, Giorgio Cravaschino e dal suo Consiglio, secondo le indicazioni del superiore Governatore del distretto, avv. Renato Dalbormida, va sempre più definendosi. L’idea è quella di alternare, a meeting di chiaro impatto sociale, serate più convivali. Osservando infatti i Leo, propaggine del Lions Club Sanremo Host, s’è visto che i giovani riescono, senza rinunciare ai diritti dell’età, e dunque al sano divertimento, ad organizzare incontri che sono chiaramente propedeutici al servizio in itinere. A dire che si cerca di stemperare la fatica del servizio stesso ritagliandosi spazi di sana amicizia.

Ecco dunque che la settimana scorsa, nella usuale sede del Golf degli Ulivi è stata effettuata una serata dal titolo “L’arte ed il piacere della tavola” Cena flambè, con ospiti alle lampade il Cav. Uff. Mario Petrucci ed il Gmr Gianfranco Tavanti. Mario Petrucci in particolare ha fornito agli astanti un vero e proprio vademecum sulla genesi, evoluzione ed attualità dei nostri compagni di tavola. Ad esempio il cucchiaio, l’unico vero strumento femminile della “Mise en place”, tranquillo e panciuto, dall’aspetto conchiliforme. Suo vicino il coltello, presenza inquietante perché arma, sempre necessitante della vicina forchetta. Forchetta che vanta nella forcina di ferro del Maestro Tranciatore, alla fine del cinquecento, un antenato tale da permettergli un posto di assoluto rilievo negli Offiziali di Corte. Forchetta che nella sua forma quasi attuale nasce per opera della Principessa Maria di Bisanzio che andò in sposa a Giovanni Orseolo, figlio di un Doge veneziano. Era il 1003 e la forchetta a due rebbi fu usata per non sporcarsi le mani. I rebbi diventarono poi quattro, corti e con piegatura adeguata per consentire un buon equilibrio al boccone da portare alla bocca.

Il Cav. Uff. MdL Mario Petrucci, dunque, dallo sterminato curriculum, ha dato il suo encomiabile apporto alla serata destinata alle ricette del ponente ligure alla lampada, insegnando l’arte del corretto servizio in tavola. Quella della lampada, invece, come scrive l’autore Tavanti è tale da essere praticata “ in tutta la nostra ospitale penisola, nelle strutture di classe, a partire dalle grandi città, alla isolana Costa Smeralda, da Venezia al Gargano, dalla Valle d’Aosta alla penisola sorrentina, alla calda terra sicula e alla nuragica Sardegna”.

Estasiati dalla bontà delle prelibatezze locali alla lampada, dal calore dell’amicizia e della buona tavola, i Soci del Lions Host, dopo l’usuale tocco di campana si sono sciolti, per ritornare, con un pizzico di malcelata malinconia, alle più casalinghe prelibatezze quotidiane.